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Magenta, ultima ora: al ‘Fornaroli’ nuova segnalazione per caso sospetto di corona virus

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MAGENTA – Fioccano le segnalazioni in questi giorni rispetto ai possibili casi di Corona Virus, e da parte nostra, come cronisti, ci corre l’obbligo di registrarli. Con ogni probabilità, cresceranno sempre di più in un mondo globalizzato com’è il nostro.

L’ultima segnalazione in ordine di tempo è giunta poco fa da una nostra fonte sicura, all’interno dell’ospedale “Fornaroli” di Magenta.

Un uomo proveniente dalla Thailandia con il suo aereo che ha fatto scalo a Pechino è arrivato a Milano e da lì è stato portato al ‘Fornaroli’ a Magenta. I sintomi sono quelli tipici della pandemia, però, RIBADIAMO TRATTASI dell’ennesimo  CASO SOSPETTO.

Abbiamo sentito adesso l’Ufficio Stampa dell’ASST Ovest Milano che si sta informando della cosa e con il quale siamo in costante contatto. L’iter lo RIPETIAMO ANCORA,  è il classico: il paziente sarà trasferito a Legnano, dopodiché, si procederà con le analisi di rito che saranno inviate ai tre CENTRI LOMBARDI di assoluta eccellenza deputati, il Sacco di Milano, l’Ospedale di Pavia, e il dipartimento di analisi dell’Università degli Studi di Milano. Nel giro di poche ore anche questa stavolta avremo le risposte del caso.

SPERANDO NELL’ENNESIMO FALSO ALLARME.

Finora su oltre 100 possibili casi di Corona Virus, in nessun caso poi in Lombardia ci sono state conferme reali, trattandosi di semplice influenza. Ma il protocollo è d’obbligo, così come da parte nostra ci corre l’obbligo di riportare le vicende di cronaca che riguardano il nostro territorio, rispetto ad una tematica così delicata e d’interesse mondiale.

Non facciamo sciacallaggio, né tanto meno allarmismo inutile. Anche in questa situazione vi terremo aggiornati al più presto. Spiace, dunque, che qualcuno dal ‘bar degli ubriachi’ (cit.) in cui sempre più spesso si trasforma Facebook ci accusi di non aver nulla di meglio da scrivere. La tematica è seria, cari signori, non vogliamo certamente fare cacce agli untori o essere accusati di procurato allarme, però la cronaca è la cronaca. Così come il diritto costituzionale ad informare e ad essere informati. E’ quello che facciamo tutti i giorni, pur con i nostri limiti, ma con il massimo impegno e scrupolo.

 

F.V.

 

 

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