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Magenta, teppistelli ancora scatenati: imbrattata Villa Naj Oleari. Serve una cura d’urto

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MAGENTA – Come è noto, in questi giorni, causa l’emergenza sanitaria coronavirus, anche Villa Naj Oleari, sede di Totem e della relativa scuola di musica è chiusa. Le lezioni sono sospese. Quelli che invece sono sempre regolarmente in servizio permanente effettivo sono i deficienti.

I teppistelli che in questi giorni, girano a zonzo per la nostra città e che ingannando il tempo, non hanno avuto meglio da fare, se non vandalizzare l’ingresso della Villa d’epoca. Scarabocchi, murales volutamente provocatori che mimano il gesto del ‘farsi una canna’ – probabilmente uno dei loro passatempi preferiti – e attorno sporcizia e bottigliette vuote lasciate lì a lordare quello che è prima di tutto un monumento simbolo di Magenta. Ovviamente, senza telecamere e senza la ‘fragranza di reato’ diventa difficile trovare i diretti responsabili. Tuttavia in questi giorni, le segnalazioni al nostro giornale di questi “bande” lasciate allo stato brado sono ormai molteplici.

Un’idea sull’accaduto se l’è fatta anche il vice Sindaco Simone Gelli che ha la delega alla Sicurezza dopo aver visto  con i suoi occhi quanto successo.  “Ovvio che non ci sono prove, ma questo con buona probabilità, può essere il risultato di quanto fatto in questi giorni per contrastare l’azione di questi incivili. Anche ieri li abbiamo fermati. La nostra Polizia locale insieme all’Arma dei Carabinieri li avrà già controllati una decina di volte. Adesso – avverte il Vice Sindaco – se questa è la risposta, vorrà dire che intensificheremo maggiormente la nostra azione. Ancora ieri abbiamo avuto una riunione operativa interforze sull’argomento con PL e CC”. 

 

Il tema obiettivamente, non è di semplice soluzione. Tra leggi garantiste e il fatto di aver a che fare quasi sempre con minorenni, gli spazi di manovra sono ridotti. Occorre andare a toccarli nel portafogli. Ma non è così semplice. Anche gli appelli alle relative famiglie a fare la loro parte, pare proprio essere caduti nel vuoto.  E allora l’unica soluzione è cogliere questi teppistelli sul fatto e magari, in casi come quello di Villa Naj Oleari, obbligarli a prendere pennello e vernice per rimettere tutto a posto. Così, tra l’altro, saranno impegnati  per un po’ di tempo. Una buona azione dal forte valore educativo.

F.V.

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