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Magenta: sulla lapide commemorativa di via Marconi facciamo un po’ di chiarezza con Pietro Pierrettori

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L’iter per la richiesta di spostamento della targa in Casa Giacobbe iniziata con l’Amministrazione Invernizzi, un percorso da concludere il prima possibile
RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – “La lapide al Gen. Epinasse fu posta nel 1909, nel corso delle celebrazioni del 50° anniversario della Battaglia di Magenta, dalla Provincia di Milano che aveva sottolineato la ricorrenza.
Non fu la sola lapide collocata. Insieme ad essa furono murate quelle al Gen. Fanti (facciata interna della stazione feroviaria), al Gen. Cler (Villa Castiglioni – Pontevecchio), facciata vecchia Dogana austroungarica (edificio Saffa – Pontenuovo).
L’edificio in questione NON ha nulla di storico perché il Gen. Espinasse non fu ucciso in quel luogo.
Mentre guidava i suoi zuavi all’assalto di Casa Giacobbe, una scarica di fucilieria, partita dalla casa stessa o, molto più probabilmente, dai tetti delle case adiacenti, uccise il generale e il suo vice, colonnello Froidefonde.
Il corpo del Comandante fu immediatamente portato al di là della ferrovia, dopo il cancello di legno che sbarrava la strada per Marcallo quando passavano i treni (antesignano del passaggio a livello).
A vegliare sul corpo del Generale si mise il suo fedele cane. Immediatamente la salma fu trasportata verso la Francia.
Il cane rimase per molto tempo in quel luogo in attesa del padrone e fu “adottato” dai Magentini di quella contrada.
Ebbe anche i fasti di un articolo dell’Illustrated London News con tanto di stampa (molto nota).
Fu pure collocato, in quel luogo, un cippo commemorativo della morte di Espinasse (poi andato perso, ma illustrato in una stampa degli anni successivi).
Ecco perché la lapide del cinquantenario fu messa (pressappoco) in quel luogo.
Quindi …nulla a che fare con quanto scritto sul “marmo”. Al momento in cui l’edificio fu messo per la prima volta in sicurezza, quando gli sbarramenti divennero totali e successivamente, mi permisi di contattare, in forma amichevole e discorsiva gli Amministratori succedutisi.
Ricordo di aver fornito le delucidazioni storiche – qui esposte – a tecnici dell’Amministrazione incaricati di iniziare l’iter con la Sovrintendenza per il suo spostamento. Francamente non ricordo se il mio primo rilievo fu per il 154° o il 155°. Speravo proprio che per il 160° si potesse ricollocare.
La mia proposta, storicamente sostenuta, era di spostarla sulla facciata di Casa Giacobbe, sul lato verso via 4 giugno. Facciata vuota e luogo esatto della morte di Espinasse.
Le ultime notizie pervenutemi (sempre in modo non ufficiale) riferivano di problemi di Commissioni comunali che stavano discutendo se porla un po’ più a destra o un po’ più a sinistra…… Sovrintendenza ….non pervenuta. Mi pare di vedere, dai filmati on line, che la lapide non abbia subito danni. Attendo, come Magentino, fiero della nostra Storia, di avere notizie”.
* Pietro Pierrettori Presidente della Pro Loco Magenta
Enzo Salvaggio: “L’iter per la richiesta di spostamento della targa in Casa Giacobbe iniziata con l’Amministrazione Invernizzi, un percorso da concludere il prima possibile.
“Caro Presidente della PRO LOCO MAGENTA Pietro Pierrettori
concordo con te! Sarebbe davvero bello vederla ancora in Casa Giacobbe così come si era pensato nel 2017 con Paolo Razzano  Inizió proprio in quell’anno la richiesta per lo spostamento.
Spero davvero sia arrivata l’autorizzazione e che si possa celermente procedere senza che vada distrutta una bene davvero caro per la nostra comunità”. Queste le parole a corollario dell’intervenuto del Presidente della Pro Loco, di Enzo Salvaggio, oggi capogruppo del PD e all’epoca Assessore ai lavori pubblici e territorio del comune di Magenta

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