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Magenta, siamo stati al Meeting in tensostruttura: ecco cosa c’era

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MAGENTA – “La sussidiarietà orizzontale dà vita ad un modo nuovo di esercitare la sovranità popolare definito cittadinanza attiva, che completa ed integra le forme tradizionali della partecipazione politica e della partecipazione amministrativa. La cittadinanza attiva si realizza quando le cittadine ed i cittadini, singoli e associati, promuovono autonomamente iniziative di interesse generale che le istituzioni sono tenute a riconoscere, sostenere ed integrare nelle loro politiche. Le istituzioni devono applicare la sussidiarietà, riconoscendo nelle cittadine e nei cittadini i titolari di un diritto ad agire concretamente per la soluzione di problemi di interesse generale ed adeguando i propri ordinamenti allo scopo di agire insieme con esse e non solo per conto e in nome loro”.

Il citazionismo colto fa sempre figo, ma in questo caso è la perfetta introduzione a quanto sta accadendo in questi giorni a Magenta, dove in sala consiliare ed in tensostruttura il centro culturale don Tragella (attivo dal 1981) ha organizzato la proiezione in streaming di alcuni dei dibattiti in corso al Meeting di Rimini, evento organizzato ogni anno (dal 1980) dal movimento di Comunione e Liberazione.

Noi ci siamo stati ieri, dopo giorni nei quali abbiamo lasciato passare le polemiche innescate a proposito dell’evento. Stucchevoli, a nostro dire. Sala consiliare e tenso sono state concesse dal Comune, come in centinaia di altri casi, ad una associazione attiva da decenni, a Magenta, che offre gratuitamente la visione di incontri dall’alto valore intrinseco.

Ieri, per esempio, abbiamo partecipato alla visione di quello dedicato alle Sfide del vivere nell’epoca del nichilismo, con relatori di vaglia come Eugenio Borgna (primario di Psichiatria all’ospedale di Novara) e del filosofo Umberto Galimberti, filosofo ed editorialista ben noto al coté progressista.

Un’ora di dialogo in libertà che ha toccati temi dirimenti: il dominio della tecnica, le relazioni umane ai tempi dell’impero social, affetto e amore, riflessione sulla modernità post nietzcheana.

Una cinquantina di presenti, con misurazione della temperatura e registrazione all’ingresso, tra cui don Giuseppe Marinoni, Giorgio Cerati ed altri esponenti storicamente legati al Movimento.

Lo diciamo perché- posto che rispettiamo la polemica politica, che per noi è sempre legittima purché rimanga entro i confini e i ranghi del rispetto- ci rammarica chi ha eretto ‘muri’ nei confronti di una manifestazione di libertà e di pensiero. Di una applicazione concreta del principio di sussidiarietà: e siccome TUTTE le forze politiche di Magenta elogiano la ricchezza feconda del tessuto associativo cittadino, che cos’è il Meeting in streaming se NON una valorizzazione del tessuto di cui sopra? A costo ZERO per il Comune, è bene ribadirlo.

Ma il punto non è la gratuità. Magenta ha bisogno della circolazione di idee, culturali e politiche, come dell’aria. E chi si accoda a certo (residauale) pensiero manettaro grillino compie un clamoroso errore, politico e prospettico.

Perciò questa sera, ringraziando nuovamente il Centro Culturale don Tragella, saremo in sala consiliare alle 19 per il dibattito Il Parlamento serve ancora?, con Maurizio Lupi, Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Luigi Di Maio, Roberto Speranza e Maria Elena Boschi. Dibattito a più voci, dibattito libero.

E ancora una volta, spiace rimarcarlo, il sindaco pro tempore Chiara Calati ha perso un’occasione. Ha fatto BENISSIMO a concedere gli spazi, ma nel comunicato diffuso ha per l’ennesima volta usato la parola EVENTO, dimenticando la componente valoriale e di pensiero.

Tuttavia ieri sera il primo cittadino si è fatto vedere. Non al dibattito, ma alla degustazione di fritto misto successiva. Il fornitore è un ottimo commerciante di Inveruno. Tutto sommato ha fatto bene. Raccomandiamo a tutti la partecipazione ai dibattiti del Meeting, oggi e domani.

E’ una bella misurazione del principio (essenziale) di esercizio della propria Libertà.

Fab. Pro.

 

 

 

 

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