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Magenta, sfuma il sogno di rinascita della Peralza

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MAGENTA – Fumata nera, nerissima. Il sogno è durato qualche mese, il tempo di capire e imbastire una trattativa per il restauro dello Sporting Peralza e la sua rinascita.

Dopo l’incendio di quasi 10 anni fa, sul glorioso sporting magentino era calato il silenzio: i proprietari, diverse famiglie del Magentino ciascuna delle quali detiene quote diverse dell’assetto di controllo, hanno valutato diverse opzioni ma senza che se ne realizzasse una (nel senso del recupero dell’immobile).

Nei mesi scorsi, come riportato da Ticino  Notizie, si era parlato di un interesse di Piersilvio Berlusconi, che aveva manifestato un interesse per l’acquisto senza che poi nulla si concretizzasse. Poi era filtrata un’altra importante notizia che siamo in grado ancora una volta di anticipare: una cordata di imprenditori disposta ad acquisire la proprietà della Peralza e a ridarle nuova luce. Tra di essi due nomi molti celebri per gli amanti del tennis, ossia Claudio Panatta e Paolo Canè. Claudio, 57 anni, è il fratello minore del grande Adriano Panatta, forse il più grande tennista italiano di sempre; in carriera ha raggiunto la posizione 43 del ranking Atp, ottenendo diversi successi in tornei sia in singolare che in doppio.

La trattativa non è andata a buon fine, le parti sono rimaste sulle posizioni iniziali e a breve, almeno questo è certo, non ci sarà nessun restauro e nessun insediamento di una scuola tennistica.

Sarebbe stato un grande colpo (per rimanere in gergo tennistico..), a beneficio di tutta Magenta. Ma la complessità dell’operazione (che necessita un esborso stimato in almeno 3, 4 milioni di euro complessivi) e la presenza di diversi privati, al momento, non ha consentito di superare l’impasse. La Peralza rimarrà così, ancora per un lasso di tempo imprecisato. E come tanti anche noi, ogni volta che ci passeremo di fianco, volgeremo il capo verso un posto che era bellissimo. Anzi, straordinario.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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