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Magenta: scatta il conto alla rovescia per l’open day al Giacobbe Fornaroli

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MAGENTA/PONTEVECCHIO – Le due storiche scuole magentine, il Giacobbe di via S. Crescenzia e il Fornaroli di Pontevecchio, aprono le loro porte ai genitori dei bimbi di 1 e 2 anni.

Sabato 30 novembre dalle 9.30 alle 18 è possibile visitare le scuole, incontrare le maestre, conoscere il metodo. È il metodo il “fiore all’occhiello” di questo istituto. Che compie quest’anno 125 anni.

Un metodo basato tutto su due fattori: l’esperienza e la passione delle maestre. Racconta una giovane maestra della scuola: « Il metodo dell’esperienza è semplice: fare per imparare; toccare per crescere. I bambini vengono guidati a conoscere tutta la realtà che li circonda. Gli spazi della scuola sono curati proprio per questo: nelle aule abbiamo abolito da anni le cattedre e i banchi. Ci sono invece quelli che noi chiamiamo “angoli dell’esperienza”: la zona morbida, la parete da dipingere, il magazzino per semi, rami, bottoni e tappi, la piccola cucina, la zona costruzioni. E appena possiamo usciamo nel parco»

Le due scuole sono infatti circondate da tanto spazio verde. E nel verde si nota una macchia di colore, ordinata: sono gli orti, altro fiore all’occhiello dell’istituto. E d’estate arrivano anche le piscine, per i giochi con l’acqua. «Noi siamo convinte che anche le foglie e le pigne del parco possono servire a dipingere o a costruire. E invitiamo i bambini a farlo» – continua la maestra – «E non restiamo solo a scuola! In questi anni siamo stati su un autobus scoperto per le vie di Magenta, in battello sul Naviglio, al Planetario di Milano, al MuBa (Museo del Bambino) di Milano, a Vigevano da Leonardo da Vinci, nel parco con gli asinelli, all’aeroporto di Malpensa, a teatro, in municipio, in biblioteca… Tutto questo è il nostro metodo! » conclude l’insegnante, tornando alla sua classe che la reclama.

Scuola Montessoriana?

«Se posso dirlo, forse anche di più» – risponde Gabriele Bollasina, presidente dell’ente Scuole Materne di Magenta. Papà di tre bimbi che hanno frequentato la scuola, porta la sua esperienza di genitore e di dirigente. «Il Metodo dell’esperienza entra nella nostra scuola nel 2000. È un metodo innovativo, studiato all’Università, con pedagogiste che ci aiutano a tenere il personale sempre aggiornato». Sono 1200 infatti le ore di formazione ogni anno erogate al personale docente e non. «L’ente mette la formazione, le maestre la loro passione» Con 30 tra maestre, personale ausiliario, specialiste, oltre a coordinatrice e responsabile amministrativa – tutte donne! – è uno degli istituti paritari più grandi della zona.

 

«Quali sono i motivi per scegliere questa scuola? Il metodo, già detto, a cui aggiungo la passione delle persone che ci lavorano e senza dubbio la cucina»

L’ultima scuola di Magenta con cucina interna, vede ai fornelli la chef Sara, specialista in risotti. Olio extravergine “leccino monocultivar”, fatto arrivare direttamente dal produttore salentino; quattro menù all’anno; verdura e frutta km zero sono alcuni dei punti forti nel refettorio del Giacobbe. «I bambini sono educati anche, e soprattutto, nel cibo»  – dice la cuoca, che aggiunge: «Le famiglie si stupiscono: qui i bambini mangiano tutto, a casa no! Devo dire che il livello del pasto è molto alto; inoltre i bimbi si servono da soli, così sono invitati a provare tutto. E che festa quando preparo le verdure che hanno coltivato negli orti davanti alle classi. Rapanelli, julienne di zucchine, rucola o barbabietola: divorano tutto e si leccano i “baffi”»

L’occasione di “assaggiare” è proprio l’open day: alle 12 di sabato la chef servirà infatti l’”aperitivo della cuoca Sara”.

Cosa farete in questo Open Day? Risponde Patti, la coordinatrice, da 20 anni al Giacobbe: «Vogliamo innanzitutto presentarci, dire chi siamo. Per noi fare scuola è incontrare. I bambini, ogni giorno. Le famiglie. I nonni. I volontari (ormai più di 40, ndr). Incontrarci fra noi maestre, confrontarci. Il nostro metodo parla proprio di un incontro. Nell’open day poi, guidati dai pannelli e dalle aule preparate ad hoc, le famiglie potranno conoscere un po’ del nostro modo di lavorare» Come lavorate? «Il ritmo del nostro lavoro educativo è dettato dall’anno: scolastico e cristiano. Sono le stagioni, le feste dei santi e della chiesa a declinare il tempo. Tutto nasce dalla programmazione iniziale, che ha un tema» Quest’anno il tema è “Scopro il bello che c’è attorno a me”: un chiaro riferimento al creato, alla natura, al suo rispetto. «E anche di più. Il creato, la natura, sono la realtà nella quale tentiamo di introdurre ogni bimbo e bimba» Risultato? «Le maestre della primaria ce lo hanno detto: dal Giacobbe escono bimbi curiosi, attenti a ciò che accade attorno a loro. Ma soprattutto ogni bimbo e bimba crescono in maniera originale, personale»

 

Quali servizi offre la scuola? Risponde con un sorriso Elena, la “front-office” della segreteria: «Le scuole sono due. A Magenta il Giacobbe, con ingresso da S. Crescenzia e da piazza mercato. A Pontevecchio il Fornaroli. Entrambe hanno posti per la scuola dell’infanzia (la materna, da 3 a 6 anni); abbiamo anche 30 posti per la primavera (2 anni), molto richiesti dalle famiglie. Per chi vuole offriamo anche il prescuola dalle 7.30 e il doposcuola fino alle 18. La lingua inglese è la seconda lingua, si fa durante l’attività quotidiana. Inoltre abbiamo i laboratori di musica, di psicomotricità e gli orti»

Le iscrizioni? «Apriamo le iscrizioni dal 7 gennaio 2020, per settembre prossimo»

 

Appuntamento quindi all’OPEN DAY.

SABATO 30 NOVEMBRE, la mattina dalle 9.30 e nel pomeriggio dalle 16.

A Magenta in via Santa Crescenzia e a Pontevecchio in via Isonzo.

Il consiglio è di vedere entrambe le scuole: la più grande, con classi omogenee (di una sola età) ed eterogenee (piccoli, mezzani e grandi), e la più piccola, con una dimensione familiare che piace a molti.

Un’occasione per i genitori più attenti alla scelta educativa da riservare ai propri figli.

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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