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Magenta, San Martino sempre più ‘festa della città’: don Giuseppe ‘scrive’ ai magentini

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MAGENTA – A pochi giorni dalla festa del santo Patrono di Magenta, questa mattina il parroco don Giuseppe Marinoni ha voluto incontrare la stampa per fare il punto degli eventi in preparazione.

“La festa di san Martino è ormai imminente. Le novità del 2018 sono cinque: la lettera alla città di Magenta, la perdonanza, il dolce di san Martino e la festa coi coltivatori diretti. L’idea è che la festa di san Martino diventi sempre più festa della città”, ha esordito don Giuseppe Marinoni.

La lettera alla città ‘nasce da uno sguardo attento, a Magenta e all’Italia. La lettera si intitolerà ‘Con immensa simpatia’, presa da Santo Paolo VI, che aprendo il Concilio disse che la chiesa guardava al mondo con simpatia. “Se penso ai nostri fratelli mussulmani, anche se c’è stata qualche frizione, abbiamo maturato delle riflessioni con uno sguardo amorevole e comunitario. Abbiamo scelto anche dei laici, uno per ogni parrocchia; Giorgio Cerati, Luisella Magnaghi, Andrea Ballocchi, Mariolina Stoppa e Luca Casula. Con loro ci siamo trovati e avviato una riflessione, come il discorso su Sant’Ambrogio del nostro Arcivescovo nel 2017, assieme ad altri documenti. Da questa riflessione è nato un desiderio di discernimento con tutta la comunità cristiana. Non propongo una data, lancio la proposta di un cammino di pace e fratellanza. Il 10 dicembre del 1948 ricorre anche la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo”.

Altri momenti saranno mercoledì 7 novembre, col ricordo di Bob Kennedy. ll 9 novembre, al Nuovo, rifletteremo sull’Uomo della Porta Accanto. Terzo momento, assieme al centro culturale Don Tragella, una riflessione sulla libertà religiosa. 

La lettera alla città verrà consegnata a sindaco ed autorità domenica 11 novembre.  

“Girando per le case, lo faccio da 1 mese, sento molte volte il sentimento della paura”, evidenzia don Giuseppe, “ecco perché la lettera suggerisce di incontrarsi. Io stesso ho ricevuto una lettera dei fedeli islamici di Magenta, la prima domenica di agosto. Siccome siamo tutti portatori di diritti, a partire da quello alla vita, dobbiamo interrogarci su tutti i diritti originari, inclusa la libertà religiosa in un  mondo che sta cambiando”.

La Perdonanza sarà una indulgenza straordinaria che è stata chiesta alla Santa Sede, emessa con bolla pontificia: si aprirà domenica 4 novembre, per 3 giorni ci sarà un confessore (8, 9 e 10 novembre), e si chiuderà domenica 11 novembre.

Sarà riproposto il dolce di san Martino, con l’associazione Non di Solo Pane che potrà destinare i fondi al refettorio ‘Don Giuseppe Locatelli’ (ci sono dei lavori al tetto da eseguire).

Per quanto riguarda gli interventi strutturali, “nella basilica è stato completato l’inserimento di un impianto d’illuminazione a Led. Non potrà essere inaugurato il nuovo campo di calcio, ma avverrà molto presto e prima di Natale. Dovremmo però riuscire ad inaugurare il campo da basket. Perché abbia sempre più una dimensione pubblica, la festa di San Martino dell’11 novembre includerà quest’anno il Comitato Agricolo del Magentino e il Parco del Ticino: arriveranno davanti alla basilica alle 10 della domenica, saranno fisicamente in piazza Liberazione. Sarebbe bello che questa cosa si espandesse sempre di più negli anni. Inoltre domenica 4, durante la Messa, sarà data lettura della bolla”.

Una festa di San Martino, insomma, sempre più calata nella città.

 

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