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Magenta: Salvaggio studia da sindaco e comincia ad arruolare i suoi nuovi elettori

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MAGENTA –  Che Vincenzo Salvaggio, detto Enzo, sia il candidato sindaco in pectore del centrosinistra è scritto nei fatti. Da quando, appunto, alle elezioni amministrative dello scorso anno è risultato essere il più votato. Un vero e proprio record man di preferenze: ben 709 raccolte sul campo. Ora, beninteso, posto che da qui al 2022 di acqua sotto i ponti ne potrà scorrere tantissima, tanto più in politica dove tutto cambia molto velocemente, è lecito pensare che sia lui l’aspirante candidato che proverà a riportare in alto il vessillo del centrosinistra.  Il primo a rendersene conto è il diretto interessato. Impegnato da tempo in una campagna elettorale permanente. Salvaggio così si è calato nella parte del “difensore degli ultimi”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Già, perché una volta ci sono gli ospiti della Casa Vincenziana, un’altra volta c’è la Magenta Arcobaleno del ‘Milano Pride’ – dove ha orgogliosamente preso parte anche quest’anno con tanto di accurato book fotografico sui social – quindi, la comunità islamica a cui dover concedere un luogo di preghiera e, finanche, proprio per non farci mancare nulla, il riscatto sui campi di calcio del popolo africano simboleggiato nella vittoria dei galletti transalpini d’importazione ai recenti campionati del mondo.

Insomma, se non conoscessimo da parecchio tempo il buon Enzo, la sua storia e quella della sua famiglia legata solidamente alle basi del cattolicesimo democratico e della vecchia Diccì, penseremo di trovarci davanti un esponente della sinistra radicale.  Ma,  probabilmente, anche qui abbiamo a che fare con un gioco di pura strategia politica anche piuttosto spregiudicata.

Salvaggio ha iniziato con largo anticipo il suo shopping elettorale. Ha deciso che il bacino degli oratori e della Chiesa che guarda sinistra – dove ha copiosamente attinto nelle passate tornate elettorali – non gli bastava più. Per essere il candidato sindaco ideale, deve andare oltre. Deve arruolare i ‘nuovi italiani’ o comunque quelle minoranze che certo non possono votare ‘ i brutti, cattivi e ignoranti’  populisti della becera destra. E così avanti tutta sui social con la difesa degli ‘ultimi’.

In questo cammino Enzo sta scalvando a sinistra la stessa sinistra. Che questo possa essere un disegno per tenere assieme tutto il rassemblement del centrosinistra potrebbe anche starci.  Ciò detto, però, su alcune tematiche ci potrebbe essere un problema di coerenza almeno rispetto alla parte più tradizionale dei mondi che nel passato recente ha sostenuto Salvaggio a cui noi in primis riconosciamo passione e dedizione incondizionata per la res publica. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In altre parole, se a livello nazionale qualcuno – tanto per far dei paragoni – rinfaccia al governo ‘giallo verde’ una evidente incoerenza di fondo sulla questione infrastrutture – con la Lega favorevole alla TAV e i Pentastellati contrari, lo vediamo banalmente anche sul tema della Vigevano Malpensa – ci chiediamo, tornando nella nostra piccola Magenta, come la prenderanno i cattolici la ‘patata bollente’ del Gay Pride. Tanto più sostenuta a spada tratta da un professore di Scienze Religiose (a cui facciamo i nostri sinceri complimenti per il traguardo accademico recentemente raggiunto).

Perché va bene sostenere che nello “Stato Laico” ci deve esser posto per tutte le Famigli(E) ma come la mettiamo poi con adozioni e  riconoscimenti vari – e su questo non vorremmo aprire la brutta parentesi rispetto al mercimonio infame che ci sta dietro soprattutto quando sono le coppie facoltose che vanno a fare shopping di bambini nei ‘Paesi dei disperati’ –  che è l’altra istanza forte che il ‘popolo arcobaleno’ adesso rivendica a gran voce?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Passi per noi che siamo visti come retrogradi, conservatori bacchettoni su questi argomenti, ma pensiamo ragionevolmente che anche il più aperto dei cattolici abbia serie difficoltà a tenere tutto assieme. E pazienza se la coerenza in politica a destra come a sinistra sia merce rarissima, però, questo resta un dato di fatto. Che potrebbe creare più di un problema a Salvaggio. Impegnato secondo le ultime indiscrezioni ad aprire anche a Progetto Magenta così da fare un bel ‘minestrone’ – perchè alla fine i voti sono matematica – per abbattere il centrodestra.

Per non parlare poi delle tematiche care alla sinistra sociale (ma anche alla destra se è per questo). Il 2018 è l’anno in cui finora rispetto al trend passato, si sono verificate più morti sul lavoro – il tema delle ‘morti bianche’ è tornato drammaticamente d’attualità perché si risparmia sugli appalti e poi succede quello che non dovrebbe succere – così come il precariato diffuso, per non parlare dei posti di lavoro che solo nel Magentino spariscono come la trippa alla Fiera di San Rocco.  Di questo, non ce ne voglia il buon Enzo, nella sua agenda politica quotidiana c’è ben poco. Magari sono argomenti che fanno meno audience, ma che poi al momento del voto nel segreto dell’urna peseranno eccome.  Il tempo per correggere il tiro non manca, basta accorgersene. Per tempo, appunto….

 

Fabrizio Valenti

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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