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Dall'archivio:

Magenta, ‘Ri – Parco’, i soci rispediscono al mittente le accuse di Mario De Luca: “Riconosciamo i suoi meriti, ma eviti di denigrare i volontari”

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Riceviamo & Pubblichiamo da Ri-Parco Bene Comune:

In merito alla lettera-denuncia di Mario De Luca del 29 giugno, come associazione Ri-Parco Bene Comune intendiamo precisare innanzi tutto che l’iniziativa, riservata ai soci di domenica 5 luglio a sostegno delle donne afghane Rawa organizzato con Cisda e Fuorimercato, si terrà regolarmente (https://www.facebook.com/events/549778995697404/ ).

Ri-Parco con i suoi impianti sportivi ha riaperto dopo il lockdown in accordo con le disposizioni del Comune dallo scorso maggio e ha già realizzato una manifestazione di donazione di mascherine alla Protezione Civile di Magenta, prodotte in collaborazione con RiMaflow, domenica 24 maggio. L’accesso è quindi consentito come per tutti i parchi cittadini e il consumo del pasto all’aperto avverrà secondo le norme di igiene e sicurezza disposte da Regione Lombardia rispetto alla pandemia, unica disposizione raccomandataci dall’amministrazione comunale, come sempre da noi informata, essendo evento riservato ai soci.

Ci dispiace che De Luca abbia abbandonato Ri-Parco da oltre un anno in aperta rottura con la quasi totalità degli attivisti e soprattutto con il suo presidente, Orazio Maccarone, poi deceduto. La riorganizzazione dell’associazione a gennaio di quest’anno, che ha comportato il formale scioglimento della precedente in regolare assemblea e la sua ricostituzione per iniziativa di tutto il Coordinamento precedente (escluso De Luca, non più partecipante per propria volontà), era già stata concordata da Maccarone con i rappresentanti dell’associazione nazionale Fuorimercato, a cui Ri-Parco aderisce dal 2017, in concomitanza con le nuove norme di tesseramento definite da Fuorimercato nella sua assemblea nazionale a Conversano a ottobre 2019, evidentemente ignorate da De Luca.

I meriti storici di un compagno come De Luca, per la tenacia dimostrata nella lotta in difesa dei lavoratori e delle lavoratrici di Novaceta e per il suo ruolo di fatto per anni di portavoce pubblico per la trasformazione dell’area Ex Cral in “bene comune” – di cui va giustamente orgoglioso e che tutte e tutti noi gli riconosciamo – non lo autorizzano oggi a denigrare i lavoratori ex Novaceta e tutti i volontari e le volontarie che hanno continuato a custodire quotidianamente questo luogo come sempre, anche dopo il suo allontanamento volontario, aprendolo a tutti i cittadini perché ne possano usufruire, in attesa che davvero diventi un bene comune per tutti i magentini.

Al di là delle accuse, Ri-Parco non è filiazione né strumento di nessun partito politico e non sarà luogo di manifestazioni politico-elettorali per nessuno. Le discriminanti per l’adesione all’associazione sono semplicemente la condivisione dell’obiettivo sociale e quelle costituzionali antifasciste e contro ogni discriminazione razzista, di genere e religione. Per questa occasione firmiamo, a nome di Ri-Parco: Teresa Oldani, presidente e già tesoriera dalla costituzione dell’associazione, e Luciano Boggio, lavoratore Novaceta e già Vice-presidente dello storico Cral della fabbrica, in continuità quindi da oltre 20 anni nella gestione dell’area con le sue attività ricreative e sportive, entrambi presenti da sempre al presidio e alla sua evoluzione nel progetto “bene comune”.

Sottoscrivono altresì 12 lavoratori ex Novaceta e attuali soci, tra cui a titolo esemplificativo Giuseppe Chiodini, Giuseppe Atzori, Renzo Giliberto e Antonio Zerilli. Il progetto Ri-Parco Bene Comune si difende con il fare ed è quello che ci caratterizza. Non saranno comunicati o pagine/gruppi Facebook (tra l’altro usando loghi, lo ricordiamo, commissionati a Fuorimercato!) o cercando pretesti di igiene e sicurezza – peraltro mai stati così rispettati come oggi, pur nelle ristrettezze di mezzi – a far chiudere questa esperienza di autogestione, che in molti, a partire dalla proprietà, hanno da sempre e senza successo perseguito. Ognuno scelga il suo campo.

Teresa Oldani

Luciano Boggio

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