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Magenta, Razzano spara a zero: “ASM cronaca di un disastro annunciato”

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MAGENTA – Purtroppo il disastro ASM s.r.l. continua. Se si trattasse solo di schermaglie politiche la situazione non sarebbe così grave, ma – come ha ben spiegato il capogruppo del PD Magenta Enzo Salvaggio – i problemi si stanno rapidamente trasformando in disservizi per i cittadini.
Questa settimana si è dimesso Mario Garbini, membro del CdA espressione di Progetto Magenta. Ufficialmente per ragioni personali, ma – si sa – assumersi la responsabilità di amministrare la cosa pubblica per molti resta una sfida complicata.
Nel Consiglio di Amministrazione continua la lotta per i compensi, per le competenze, per gli addetti stampa. L’azienda non garantisce alcuna trasparenza e non consegna la documentazione richiesta ai Comuni soci.
E intanto le nostre comunità aspettano servizi adeguati di raccolta rifiuti, taglio del verde, gestione degli impianti calore. Servizi che iniziano a mostrare le prime drammatiche criticità.
Beppe Viola Presidente di ASM fino al giugno scorso
E’ duro l’affondo di Paolo Razzano ma effettivamente dentro ad ASM lo stallo è evidente. Da quando è stato inaugurato il nuovo corso guidato dalla forzista Elisabetta Lanticina, non a caso, si sono moltiplicate le lotte intestine e l’armonia soprattutto con il comune di Boffalora a trazione leghista e dietro al quale non dimentichiamoci c’è sempre il peso politico di un calibro da novanta per il Carroccio sul territorio (vedi Curzio Trezzani consigliere regionale ed ex Sindaco di Boffalora sopra Ticino).
Quanto al caso Garbini è sotto gli occhi di tutti quanto successo dopo la nevicata post natalizia con i disagi connessi e l’esponente di Progetto Magenta che ha apertamente criticato i disservizi presunti della Multiservizi di via Crivelli (di cui peraltro in quel momento lui sedeva nel CdA). Come dire, in altre parole, che oggi nell’azienda fino allo scorso giugno guidata da Beppe Viola, in più di uno non pare avere le idee molto chiare….
F.V.  

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