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Magenta, Razzano lascia: per lui si spalancano le porte della ‘Grande Milano’. In bocca al lupo da TN

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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MAGENTA –  Chi scrive conosce Paolo Razzano da parecchi anni. In pratica dall’epoca in cui Don Walter Larghi era da poco arrivato a Magenta ed era diventato il parroco della Sacra Famiglia, dove vi restò per ben 23 anni. All’epoca Paolo, poco più che un ragazzino, si dava un gran daffare in Parrocchia. Era il ‘capo’ dei chierichetti, ma soprattutto con lui condividevamo la passione per la comunicazione e il giornalismo. Tant’è che in poco tempo,nacque quella bellissima ‘creatura’ e esperienza formativa ed educativa, che si chiamava Universo, ossia, il ‘giornalino’ della parrocchia. Ma che aveva una visione ben più ampia – se ci consentite anche di alcuni giornali locali d’oggi giorno – perché spaziava su diverse tematiche.

Sopra Paolo Razzano con Luca Del Gobbo, avversari politici ma amici, sotto Paolo al fianco di Beppe Sala nell’ultima campagna elettorale per Milano. In evidenza con l’altro suo grande amico nella segreteria dei Dem, il Consigliere regionale Pietro Bussolati

All’interno de L’Universo Paolo già dimostrava tutte le sue doti di comunicatore e leader, ma soprattutto di chi, in altro modo, si metteva a disposizione della sua comunità.  Da lì a poco, il ‘grande passo’, e la sua dichiarazione d’intenti. L’impegno politico per la sua città. Un percorso  all’inizio del nuovo millennio e che ha sempre portato avanti con passione, entusiasmo e competenza. Che Razzano fosse destinato a questo ci voleva poco per capirlo. Bastava frequentarlo un po’ per capire che era tagliato per fare questo nella vita. In questi anni Paolo ha fatto della sua passione anche il suo mestiere, non disdegnando esperienze professionali assai stimolanti, come quella di Portavoce del Sindaco di Lecco, in cui ha esercitato la sua professione di giornalista. 

A Magenta è stato Vice Sindaco con Marco Invernizzi, nonché, Assessore con delega pesanti tra cui quelle alla Programmazione Economica e Sicurezza. Quindi, l’ingresso nella segreteria della Federazione Metropolitana del PD dove è diventato responsabile degli Enti Locali. Di fatto, Paolo in ogni comune dove il PD va al voto, ne segue le trattative, si confronta con gli altri partner della coalizione, partecipa come delegato alle assemblee nazionali dei Dem. Un lavoro bello, indubbiamente appagante ma anche molto, molto faticoso. Il che non gli ha impedito in questi anni di continuare a lavorare per la ‘sua’ Magenta.

Pungolando, stuzzicando e stimolando con la sua tipica ironia, i colleghi della Maggioranza e dell’Amministrazione di Chiara Calati. Lo diciamo a chiare lettere, senza Paolo Razzano, il livello per così dire “non eccelso” all’interno dell’aula di via Fornaroli, scenderà ancora di più.  Di questo occorre esserne consapevoli. E davvero non è una gran bella notizia per la politica. 

Fermo restando che Luca Rondena segretario cittadino dei Dem, è un ragazzo volenteroso che deve farsi le ossa e che ha voglia di crescere. Da questo punto di vista la scelta dei ‘Dem’ magentini con un Enzo Salvaggio che pare essere il candidato Sindaco naturale della coalizione di centrosinistra nel 2022, ha una sua ratio. 

Bisogna sapere dire basta al momento giusto. E Razzano, questo lo ha fatto. Cogliendo l’opportunità, ancorché simbolica, del mese di settembre che segna per tutti noi, la ripartenza o comunque la volontà di impegnarci verso nuovi orizzonti e obiettivi.

E’ chiaro, ovviamente, anche un osservatore esterno un po’ distratto che Paolo a questo punto non farà soltanto il “burocrate” di partito. I suoi traguardi sono altri e noi crediamo tutti incentrati sul capoluogo lombardo dove lavora quotidianamente e in cui ormai ha stretto rapporti con le alte sfere del suo partito. Ve lo ricordate il Paolo Razzano nello staff della campagna elettorale di Beppe Sala? Beh, non ci vuole molto a supporre che Paolo sarà più che mai in campo in questa  nuova partita e chissà, che nel caso di un Sala Bis, gli si spalanchino le porte di Palazzo Marino per un posto in Giunta. Fantapolitica? vedremo. Comunque, è evidente che Paolo Razzano è ormai pronto per altri palcoscenici politici e quello milanese oggettivamente è lì ad attenderlo. Deve solo saperselo prendere.

In bocca al lupo di buon lavoro dalla redazione di TN !

F.V.

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