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Dall'archivio:

Magenta, pugni in via Pretorio. Aggressione a sfondo razzista o per motivi personali?

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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MAGENTA  Un brutto episodio quello di mercoledì sera a Magenta che auspichiamo possa finire con una stretta di mano e non in un’aula di tribunale. Siamo in via Pretorio dove Andrea Ubezio si reca nella redazione di CAM del giornalista, fotoreporter e blogger Francesco Maria Bienati. “Dovevo comunicargli che sabato sarebbero state montate le tende della Protezione Civile per i test sierologici con i vigili del fuoco”, ha detto Ubezio. Il ragazzo arriva in bicicletta davanti alla redazione e riferisce questa notizia a Bienati che stava parlando di politica con il giovane giornalista e studente universitario Samuele Acri. Accanto a Bienati c’è Black, l’American Staffordshire Terrier di due anni che ha in custodia da alcuni giorni.

A questo punto accade l’imprevedibile e noi ci limitiamo a riportare le diverse versioni dei fatti. “Ubezio si è allontanato e ha cominciato ad inveire – ha affermato Bienati – ‘Sarò anche comunista ma vai…. Tu e tutti gli islamici’. Si avvicina al cane che comincia ad agitarsi e io gli chiedo di allontanarsi perché faccio fatica a tenerlo. Gli dico di andare a casa perché la situazione stava prendendo una brutta piega e a quel punto parte l’aggressione verso di me”. Partono tre pugni alla tempia di Bienati che reagisce buttando a terra Ubezio che riporta a sua volte dalle lesioni. Al di là di tutto si è rischiata la tragedia l’altra sera perché il fotoreporter ha problemi di salute gravi. “Lo trattenevo e pensavo che la cosa fosse finita così – aggiunge Bienati – Nessuno è intervenuto per sedare la lite violenta che si era sviluppata. Quando lo lascio lui mi butta per terra e mi prende a pugni. Io gli tengo le braccia e lui va via. Pensavo fosse finalmente finita, ma si avvicina nuovamente e mi sferra un pugno che cerco di parare facendo finire il mio braccio nel mio stesso occhio”. A quel punto arrivano i Carabinieri di Magenta. Bienati finisce al pronto soccorso del Fornaroli e, una volta dimesso, viene inviato alla visita oculistica presso l’ospedale di Abbiategrasso. Fortunatamente l’occhio non ha riportato lesioni. Bienati se l’è cavata, nonostante il serio rischio che ha corso.

Resta da dare una risposta alla domanda: cosa ha fatto scaturire tanta violenza? Si tratta di una lite nata per futili motivi o scatenata da frasi a sfondo razzista? “Ma quali frasi a sfondo razzista – ha commentato Ubezio – Ho semplicemente chiesto a Bienati se poteva annunciare l’evento di sabato e ho aggiunto che i giornalisti, a mio parere, devono essere obiettivi e non spingere solo da una parte. Poi ha cominciato a fare battute, a dire ‘Dai Black, mordi’. Si è trattato di una provocazione alla quale ho reagito male”.  Bienati, invece ne è fermamente convinto: “Tutto è partito da quella frase rivolta verso la comunità musulmana e verso di me che la sostengo e porto avanti le loro cause. C’è un clima di odio che aleggia in città e chi sostiene la comunità islamica viene attaccato. Io sono uno dei bersagli”.

Si precisa che il gruppo comunale di Protezione Civile di Magenta è totalmente estraneo a tutto quanto è scritto e dichiarato nell’articolo

 

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