MAGENTA Per i ragazzi del liceo Bramante di Magenta è stata un’esperienza formativa importante. Hanno assistito alla proiezione del docufilm ‘1938, quando scopriamo di non essere più italiani’ di Pietro Suber. E, soprattutto, hanno ascoltato le parole di chi quel periodo l’ha vissuto sulla propria pelle. Ovvero Bruno Segre, protagonista del film. “Oggi viviamo un periodo storico completamente diverso – commenta Davide Basano, preside del Bramante e dirigente dell’istituto comprensivo Carlo Fontana – Viviamo nella libertà, ma teniamo presente una cosa. Può sempre succedere che la presunzione dell’uomo possa ridurre la complessità a qualcosa di banale. Per questo dobbiamo sempre stare in guardia”. I titoli dei giornali dell’epoca oggi li leggiamo con orrore. Il documentario, introdotto dalla giornalista Carlotta Morgana dell’associazione Beresheet LaShalom, apre con le testimonianze. Suber è un giornalista che si è occupato molto di esteri. Ha parlato così ai ragazzi: “Questo film vi darà tanti spunti di riflessione. Vi invito a farvi delle domande e a fare delle domande a chi, come Segre, in quei giorni ha vissuto il dramma”. Come ha cercato di raccontare una storia così complessa?
Da ottimo giornalista cercando le testimonianze dell’epoca. Anche di chi stava dall’altra parte. Gli ex fascisti, o chi non ha mai pensato di avere nulla di cui pentirsi. Una ricerca accurata, durata oltre tre anni. Fatta di testimoni vittime e di testimoni carnefici. “Un capitolo che ho chiamato memoria divisa”, ha detto. L’incontro al Bramante è stato possibile grazie alla proposta di Carlotta Morgana al liceo. “Quando ho visto il film in anteprima mi sono detta che sarebbe stato importante mostrarlo ai ragazzi”, ha detto. Proposta accolta al volo. Dai docenti e dai ragazzi che hanno riempito la sala. Le parole di Segre sono ancora avvolte dall’emozione. Tre episodi segnarono quel 1938. L’editto del mese di luglio che sostenne l’esistenza di razze inferiori e superiori. E così gli ebrei divennero razza inferiore. Il censimento indetto nel mese di agosto durante il quale gli ebrei furono obbligati a dichiarare di essere ebrei. E il mese di settembre, quello della prima legge razziale. Una follia su tutte: “gli ebrei non possono inquinare le scuole del Regno d’Italia”. “Se chiudo gli occhi – ha detto Segre – sento ancora che razza di paura puoi avere sotto una dittatura”.