MAGENTA Cassoni stracolmi, lunghe file per entrare, personale scarso. E’ la situazione che si sta vivendo all’ecocentro di via Romolo Murri a Magenta che, da alcuni giorni, è stato riaperto agli utenti dopo la chiusura con possibilità di ingresso solo tramite prenotazione per dare la possibilità di smaltire gli sfalci da giardino. “L’altro giorno la fila arrivava ben oltre la strada per Robecco – commenta un utente – e all’interno si faticava a trovare spazio”.
La piattaforma ecologica magentina osserva alcuni turni di chiusura. Oltre alla domenica è chiusa completamente nelle giornate di martedì e giovedì e soltanto il sabato è aperta anche il pomeriggio e soltanto per l’utenza domestica. “Troppo poco per una città come Magenta – osserva il magentino Francesco Bigogno – mercoledì mattina mi sono recato in discarica e mi sono trovato di fronte ad una situazione ingestibile. La piattaforma ecologica, a mio avviso, dovrebbe rimanere aperta tutti i giorni”. Capita anche che arrivando ai cancelli di via Murri e trovandoli chiusi l’utente decida, con la macchina piena di sacchi, di lasciare i rifiuti nel primo posto che trova in aperta campagna.
“La chiusura dovuta all’emergenza sanitaria ovviamente ha peggiorato le cose – aggiunge Bigogno – ci vorranno dei giorni perché tutto rientri nella normalità. Ma intanto ci troviamo di fronte ad una enormità di persone che devono per forza servirsi della discarica e pochi operatori che gestiscono il flusso di utenti. Mercoledì c’erano soltanto due persone, quando ne servirebbero molte di più. Magenta è una città grande, di oltre 23mila abitanti. La piattaforma ecologica va gestita al meglio. E’ ovvio che con un flusso così elevato di utenti i cassoni si riempiano all’inverosimile”.
