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Magenta, parla profugo allontanato dalla Vincenziana: “Ma quale Germania, il nostro destino sarà bivaccare in stazione Centrale a Milano” (VIDEO)

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MAGENTA – Non è un futuro roseo quello che aspetta i profughi che sono stati recentemente allontanati dalla ex Vincenziana di Magenta. Non hanno rispettato le regole e per loro li attende la strada con tutti i pericoli del caso. Abbiamo incontrato Muhammed Secka, un ragazzo del Gambia che è stato allontanato dieci giorni fa dalla struttura perché non ha accettato di proseguire con lo Sprar, secondo i criteri che gli venivano proposti. Era appena tornato dalle scuole IV Giugno dove ha seguito un corso che gli ha consentito di ottenere la licenza media. Oggi però Secka non ha molte prospettive davanti. “Da quando sono stato allontanato ho trascorso i primi giorni tra Prefettura e ospedale. Ho un problema di salute e sono stato operato a Magenta. Poi ho incontrato un amico del Senegal che mi ha ospitato per qualche giorno. Ma era una soluzione temporanea. Da adesso la mia vita di svolgerà sulla strada. Cosa farò adesso? Andrò in stazione centrale a Milano e incontrerò altri ragazzi nella mia situazione”.

Secka è uno dei primi arrivati a Magenta nel 2014. Dopo un primo rigetto della domanda di riconoscimento della protezione internazionale da parte della commissione territoriale di Milano, il giovane nato a Banjul nel 1995, ha presentato ricorso. Ottenendo dalla Corte d’Appello di Milano il diritto ad ottenere il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari. I giudici hanno riconosciuto che la situazione politica in Gambia poteva essere pericolosa per Muhammed, la cui vita poteva essere a rischio. I ragazzi della ex Vincenziana corrono a salutarlo, gli stringono la mano. Vogliono sapere come va la sua vita, adesso che non è più con loro. “Pensavano fossi uno di quelli che se ne era andato in Germania, perché lo avevano letto sul giornale – dice – invece non sono andato in Germania. Nessuno di noi è andato via. Non ho nessuno in Italia o fuori dal paese che possa ospitarmi. Sono allo sbando, io come gli altri”. Forse seguendo i consigli di chi lo ha seguito il giovane Gambiano non si troverebbe in questa situazione. Muhammad però ha un sogno. “È quello di rimanere in Italia – conclude – tornare in Gambia per me è pericoloso. Qui a Magenta ho imparato l’italiano e ringrazio chi mi ha permesso di imparare. Voglio continuare a vivere qua”.

Graziano Masperi

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