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Magenta: operativo all’ospedale Fornaroli l’ambulatorio post Covid-19 (VIDEO)

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MAGENTA Arrivano buone notizie dall’ospedale Fornaroli di Magenta. La fortuna che abbiamo è di avere a disposizione persone, medici e infermieri, che stanno dando tutto per garantire le migliori cure possibili per tutti. Siamo tornati a trovare il dottor Nicola Mumoli, responsabile dell’UO Complessa di Medicina del Fornaroli che, prima di tutto, ha ringraziato i magentini. “Le donazioni che hanno fatto alla Fondazione dei 4 Ospedali – ha detto –  hanno permesso l’arrivo di un ecografo multidisciplinare necessario per valutare il torace dei pazienti che hanno la polmonite. Uno strumento diagnostico che consentirà di vedere oltre la radiografia al torace e consentirà di eseguire anche l’ecocardiogramma”.

Come si lavora in questi giorni all’interno del FornarolI? I pazienti affetti da Covid – 19 ricoverati in reparto sono una quarantina. A fronte dei 5 reparti che erano stati destinati al coronavirus al picco dell’emergenza una notevole diminuzione. “Nel complesso – riferisce la dottoressa Micol Olivetti, infettivologa arrivata a rafforzare il team anti Covid – 19 – sono oltre 400 le persone ricoverate”. La dottoressa Alessandra Colombo introduce, invece, la vera novità di questi giorni. Ed è l’ambulatorio post Covid – 19 già operativo. Spiega la pneumologa: “Tutti i pazienti dimessi verranno contattati per capire da loro come procede la quarantena o le normali attività della vita. Coloro che hanno avuto una infezione complicata con ventilazione invasiva o anche non invasiva con il casco CPAP verranno contattati per recarsi in ambulatorio. Entro il primo mese verranno sottoposti ad esami del sangue, tac e visita pneumologica. A tre mesi di distanza si passerà alla spirometria e all’ecocardio probabilmente con il nuovo strumento a disposizione, oltre ad un test per valutare l’evoluzione e l’esito dell’infezione”.

La dottoressa Olivetti fornisce informazioni importanti e anche rassicuranti, ma non dobbiamo abbassare la guardia perché l’emergenza non è finita e potrebbe riacutizzarsi. “Non solo è diminuito il numero dei pazienti – spiega l’infettivologa – ma anche la gravità dei sintomi è in calo. Di fatto sembra che i ceppi più virulenti siano scomparsi con i pazienti di cui hanno causato il decesso. Raccomandiamo di continuare a mantenere le buone pratiche, a cominciare dall’igiene attraverso il lavaggio continuo delle mani, l’uso della mascherina e il distanziamento. La stagione calda ci aiuterà a superare l’ondata di pandemia che ha colpito l’Italia settentrionale. Naturalmente ci sarà una lieve risalita dei contagi con la ripresa delle attività. Siamo, comunque, pronti ad affrontare un’eventuale ripresa dell’emergenza e per questo abbiamo mantenuto un margine di posti letto”.

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