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Magenta, operai al cantiere dell’Assunta senza protezioni. Ispano: “Attivato subito il responsabile sicurezza”

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MAGENTA – Parecchi cittadini, giovedì scorso, passando da piazza Liberazione a Magenta e sostando davanti al santuario della Madonna Assunta dove sono appena cominciati i lavori di restauro, hanno notato che gli operai tralasciavano di indossare le doverose protezioni. In particolare molti non indossavano l’elmetto. “Lascia davvero senza parole tutto questo – commentava un magentino – anche perché non passa giorno senza che si parli di incidenti sul lavoro anche gravi. E la nostra zona non è certo indenne”. Gli operai camminavano tranquillamente tra le impalcature. Forse complice l’insolito caldo di inizio ottobre hanno evitato l’elmetto.

Eppure le statistiche parlano chiaro. L’assenza dei dispositivi di protezione viene troppo spesso riscontrata in occasione degli incidenti sui luoghi di lavoro. “Non appena ho ricevuto le segnalazioni mi sono attivato avvisando l’impresa e il coordinatore per la sicurezza, l’architetto Luca Malini – ha commentato l’architetto Fabrizio Ispano che è anche presidente del consiglio comunale a Magenta – Sono subito intervenuti. Questa mattina ho eseguito un sopralluogo sul posto ed era tutto in regola. Terremo costantemente sotto controllo l’andamento dei lavori”. Si è trattato, con buona probabilità, di una disattenzione momentanea che però, in un ambiente di lavoro dove tutto può succedere e basta una minima disattenzione per causare l’irreparabile, non è ammessa. Soltanto nel territorio del Magentino si sono verificati ben tre incidenti sul lavoro negli ultimi giorni di una certa gravità.

A Bernate Ticino, a Robecco sul Naviglio e a Cuggiono, tralasciando i piccoli incidenti che sono pressoché quotidiani. I lavori al santuario della Madonna Assunta, dopo tanta attesa a causa delle necessarie autorizzazioni della Soprintendenza e della Curia, sono partiti finalmente lo scorso 26 agosto. Il tutto grazie all’impegno dell’associazione Pietre Vive Onlus che si è attivata per raccogliere fondi e poter aprire il cantiere di uno dei monumenti storici e religiosi più apprezzati dai magentini. All’interno si possono ammirare le tavole del Bergognone, la pala con la nascita di sant’Anna, la cappella dei Celestini e quella dei Re Magi. E poi ci sono gli affreschi secenteschi dell’abside, la volta quattrocentesca e tanto altro. Le operazioni di restauro sono partite dall’esterno e proseguiranno all’interno del santuario.

 

 

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