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‘+++ Magenta, oggi l’ultimo saluto a Giovanni Lami politico gentile e appassionato +++

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MAGENTA –  Nonostante una fitta nevicata, e le restrizioni anti Covid, in tanti stamani si sono dati appuntamento nella Basilica di San Martino per portare l’ultimo saluto a Giovanni Lami, già Assessore con l’Amministrazione di Luca Del Gobbo e consigliere comunale nella successiva di Marco Invernizzi  che nelle ultime ore si è voluto associare ai tanti pensieri espressi in ricordo dell’uomo e politico. “Da rappresentanti delle Istituzioni ci siamo spesso scontrati in Consiglio Comunale, da uomini che si rispettano ci siamo spesso incontrati lungo le strade di Magenta: l’ultima volta, poco tempo fa, ci siamo congedati con un sorriso. Un abbraccio ai suoi cari”.

A salutare Lami, negli ultimi anni fiaccato dalla malattia, c’era il ‘suo’ sindaco Luca Del Gobbo, con il fratello Cristiano consigliere comunale di NOI con l’Italia, oltre a buona parte della vecchia Giunta, a cominciare dall’allora Assessore ai Servizi alla Persona Carlo Morani che ha letto la prima lettura dal pulpito. Presente anche l’attuale primo cittadino Chiara Calati, il capogruppo di Forza Italia Felice Sgarella, oltre a tanti molti nuovi e vecchi della politica, tra cui il nostro ex collega e amico Fabrizio Garavaglia, cuore socialista al pari di Lami, con il quale ha condiviso il primo percorso d’impegno politico sotto il simbolo del Garofano Rosso.

 

Nella sua predica come sempre appassionata e intensa, il parroco don Giuseppe Marinoni ha citato le parole di Paolo VI. “La Politica è la forma più alta di carità”. 

Parole che ben si addicevano a Lami “politico, appassionato per la sua polis, la sua comunità. Anche negli anni della malattia”. Il Prevosto di Magenta ha ricordato come non a caso, Lami, avesse avuto tra le sue deleghe la Pubblica Istruzione, ossia, la scuola e lo Sport (nella sua prima esperienza amministrativa ndr), a dimostrazione di una particolare attenzione per i più giovani.  E come Lami intendesse la carità verso gli altri come qualcosa che travalicava l’impegno politico. A riguardo, ha rivelato don Giuseppe, Lami è stato tra i soci fondatori di Non di Solo Pane, Refettorio di Comunità, una realtà che oggi svolge una servizio egregio sul nostro territorio a sostegno degli indigenti e di chi si trova – sempre di più – in una condizione di fragilità.

Sempre il religioso ha voluto citare il Lami informatico, ossia, l’ambito dal quale proveniva professionalmente. “Perché in politica occorre sapere programmare ma avere anche tanto cuore”. E tutti a partire da don Giuseppe non hanno potuto fare a meno di tornare con la memoria a quel drammatico giorno del marzo 2013 quando il cuore del buon Giovanni era andato fuori giri in Consiglio comunale. Attimi di paura, la corsa in ospedale, ma poi Giovanni aveva saputo superare anche quella prova dimostrando coi fatti quanto ci tenesse alla sua Magenta. 

 

Nel corso dell’omelia, infine, don Giuseppe ha ricordato l’importanza della preghiera che unisce accorciando le distanze. Un pensiero speciale per l’amata moglie Pinuccia, a casa ammalata e impossibilita ta partecipare di persona alle esequie e al figlio Alessandro, anche lui bloccato in Svezia dove vive da tempo per motivi di lavoro e bloccato lassù a causa di questa pandemia mondiale.

Ciao Giovanni riposa in pace, noi amiamo ricordarti con quel sorriso così gentile che non negavi a nessuno!

 

F.V.

 

 

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