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Magenta, ‘Nuova Italia’ si presenta e corregge il tiro: “Non siamo un partito islamico!”

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MAGENTA –  “Non è un partito islamico, ma è un gruppo di persone formato da diverse religioni che hanno in mente di fare qualcosa di buono per la città di Magenta”. Munib Ashfaq, pakistano residente a Magenta e cittadino italiano sta già pensando alle prossime elezioni. E le polemiche non si sono certo fatte aspettare negli ultimi giorni. A cominciare da quella che vede nella neonata ‘Nuova Italia’ una formazione politica a sfondo religioso. “Nulla di tutto questo – assicura Munib – cerchiamo di tenere distinte le questioni del partito con quella della religione, che pur interessano molti di noi”. Ci sono già diverse persone che ruotano attorno al nuovo partito e che intendono darsi da fare. “L’intento è quello di essere determinanti in vista di un eventuale ballottaggio – aggiunge – stiamo pensando a fare le cose per bene. Servono persone disponibili che abbiano voglia di lavorare”.

Al momento non ci saranno incontri pubblici o presentazioni di programmi che potranno avvenire solo in seguito. Così come, con il tempo, verrà scelto il candidato alla carica di Sindaco. Si può pensare ad un partito a stragrande maggioranza di fedeli musulmani, ma Munib garantisce che non è questo l’elemento importante. “’Nuova Italia’ non significa uno stato islamico – continua – lo abbiamo chiamato in questo modo perché il nostro obiettivo è quello di cambiare la mentalità, di voltare pagina. A Magenta abbiamo avuto scontri con l’Amministrazione che si sarebbero potuti evitare”.

Naturalmente Munib pensa a quelli che saranno i punti di forza del nuovo movimento che si affaccia sulla città di Magenta come vera novità. A cominciare dalla sicurezza: “Sarà uno dei punti cardine, anche se dovremo studiarlo bene – afferma – così come penseremo agli altri punti, alla difesa dei più deboli per esempio. Sono arrivato in Italia a 13 anni e sono stato accolto benissimo. A scuola ho incontrato professori che si sono rivelati importanti nella mia vita. Non posso che ringraziare la città di Magenta e se potrò fare qualcosa per migliorarla lo farò”.

 

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