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Magenta, Nicoletta Lovati ricoverata per Covid al “Fornaroli” si racconta: “Riscopriamo il senso della vita”

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MAGENTA – “E’ importante che la gente riscopra il senso della vita. Dignità e responsabilità sono le cose che devono farci capire quanto importante sia il rispetto delle regole quando queste hanno come unico fondamento il bene di tutti”. Nicoletta Lovati di Cuggiono, professoressa al liceo Bramante e già nostra collega ai tempi di Città Oggi,  da circa un mese a questa parte è ricoverata all’ospedale Fornaroli di Magenta per il covid. Non entriamo nei particolari della malattia, ma se l’è vista davvero brutta. Vuole che la sua storia emerga non per spettacolarizzare quanto le è accaduto, perché è l’ultima cosa che vorrebbe. Ma per evitare che possa ripetersi. Le diciamo che imporre delle regole non sempre garantisce l’effetto voluto.

Ma lei ribatte: “Se anche riusciamo a salvare una persona abbiamo già fatto tantissimo”. Ha ragione. Parliamo per una mezzora insieme. Ci conosciamo. Nicoletta ha collaborato per tanti anni con lo storico settimanale Città Oggi. Svolge con passione il suo lavoro di insegnante. Parliamo con lei in videochiamata su whattsapp per circa mezzora. Nonostante la fatica e la mascherina per l’ossigeno che ancora deve tenere vuole parlare e raccontare. Durante la seconda ondata sono cominciati i sintomi, sempre più forti e persistenti. Il dramma era la fame d’aria. Il peggio che possa capitare. “Qui all’ospedale Fornaroli ho trovato persone eccezionali – spiega – medici, infermiere, addetti alle pulizie. Tutti, nessuno escluso. Li ringrazio dal profondo del mio cuore. Non sono eroi. Sono donne e uomini con una famiglia, con le loro paure che, stanno facendo l’impossibile per farci stare bene. Anche psicologicamente. Ed è importante in una situazione di solitudine come questa”.

Nicoletta torna a ripetere che è urgente riscoprire il senso della vita. Le polemiche a livello politico sono deleterie. “Non possiamo accettare che le cose più importanti siano poter uscire di casa per andare a comprare i regali di Natale – afferma – Tutto all’insegna del consumismo quando la gente muore per un virus che ti brucia dentro. Esiste una dignità da difendere. Non va sprecata. Il Natale non è consumismo, è ben altro”. Entra anche Nadia nella camera di Nicoletta, è la caposala del reparto. “Sto prendendo questo periodo come un arricchimento personale e professionale, oltre che umano”, ci dice. La famiglia di Nicoletta è stata colpita duramente e pesantemente dal covid. Anche il marito è ricoverato al Fornaroli di Magenta e, dopo tanto tempo di distacco forzato, ieri c’è stato un piccolo miracolo. I medici hanno dato il via libera per un breve incontro tra Nicoletta e il marito Ermanno. Un momento emozionante. Forse uno dei più emozionanti della loro vita. Tanti auguri di prontissima guarigione a Nicoletta e famiglia. Ben presto torneremo a vederci e ad abbracciarci.

 

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