Confermato l’interesse di un grande e solido gruppo per l’ex Novaceta. Si parte da lì, poi toccherà alla Saffa
MAGENTA – I tasselli del mosaico, adesso, ci sono davvero tutti. La destinazione urbanistica, votata dal Consiglio comunale e ‘depurata’ della quota residenziale prevista in precedenza; l’operatore privato che insedierà a Magenta un’attività (nel campo della logistica, a quanto pare); il mediatore, autorevole, che ha funto da connettore e garante dell’operazione. Infine lo schema della delibera, che sarà assunto fino al momento utile in cui sindaco e giunta avranno i cosiddetti pieni poteri prima della campagna elettorale e delle elezioni.
Il futuro dell’area ex Novaceta sembra ormai essere definito: sull’area non tornerà la gloriosa azienda che fece storia con la Snia Viscosa, i filati e quindi Novaceta, bensì una realtà più moderna ma comunque in grado di garantire sviluppo e occupazione.
Lo ha detto abbastanza chiaramente, ieri, Marco Invernizzi all’evento di presentazione della sua campagna. E a quanto pare i tempi saranno (necessariamente) rapidi: entro Pasqua l’accordo sarà sottoscritto, nero su bianco.
Poi toccherà all’ex Saffa che, anche in virtù della superficie e della maggiore complessità, affronterà un percorso simile, a quanto pare destinato ad ospitare spazi museali capaci di generare reddito (e, anche in questo caso, sviluppo economico). Il tempo dell’attesa è pressoché finito: ancora poche settimane, e a Magenta se ne saprà di più.