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Dall'archivio:

Magenta: Naj Oleari qualcosa si muove….ma il degrado resta (anche se un po’ di meno…)

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA – E’ la grande operazione incompiuta dell’epoca della Giunta Del Gobbo – Maerna. Stiamo parlando del piano Naj Oleari, dove causa il fallimento della STF, l’intervento immobiliare che avrebbe portato vantaggio a tutto il quartiere si è bloccato, lasciando l’area privata in uno stato di profondo degrado, ed è oggi tra le garanzie che la gloriosa azienda magentina, ha dovuto lasciare nelle mani del curatore fallimentare. 

 

Ormai di anni se ne sono passati, e parecchi. Però, in questi ultime settimane abbiamo notato un insolito e benaugurante movimento all’interno di quest’altra enorme area dismessa di Magenta (che fa il paio con Novaceta e Saffa).  Operai al lavoro per tagliare un po’ di piante e portare un po’ di decoro – anche se è un parola grossa guardando le foto che abbiamo scattato oggi – dentro a quest’area che sorge a ridosso di Villa Naj Oleari e ad uno degli angoli più belli della città. 

Abbiamo così interpellato l’agenzia immobiliare che avuto mandato dal curatore fallimentare per la vendita dell’area che ci ha dichiarato quanto segue: “Parlare già di vendita come qualcuno va dicendo in città, è fuorviante oltre che un parola grossa. Diciamo che un importante player ha in corso un accordo per la definizione dell’operazione. Logica conseguenza sarebbe dare grande lustro per la città con la riqualificazione di un’area abbandonata da oltre un decennio, con la realizzazione di parcheggi, aree verdi e altro ancora”. Insomma parole confortanti che presto auspichiamo per il bene di Magenta si trasformino in realtà. 

 

Intanto, sempre l’agenzia immobiliare attraverso il tribunale ha chiesto attraverso apposita ordinanza alla proprietà la sistemazione dell’area. E, in effetti, come abbiamo riportato già sopra, qualcosa si vede. Anche se a parer nostro, l’aspetto più insicuro e lampante, sono i pannelli ancora a terra che consento l’accesso da questo sito totalmente abbandonato alla Naj Oleari. Una questione di sicurezza. non di poco conto, cui la proprietà dovrebbe rimediare al più presto. Almeno speriamo.

 

Sempre il contitolare dell’agenzia magentina che sta seguendo questa prestigiosa operazione ha aggiunto: “Si tratta di un accordo sano e serio nel rispetto generale anche di quelle che erano le indicazioni della vecchia convenzione tra comune e operatore privato. Ribadiamo che al di là di tutto sarebbe davvero una bella cosa per la città di Magenta e per tutti noi”. Parole che ci sentiamo di sottoscrivere alla lettera. 

 

In ultima analisi, non resta che dire…. se son rose fioriranno, per adesso ci accontentiamo del fatto che la selva oscura sia stata almeno in parte, disboscata….

 

Fabrizio Valenti

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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