MAGENTA Riceviamo e pubblichiamo le risposte di Munib Ashfaq alle domande a lui poste dall’assessore alla Sicurezza Simone Gelli:
Caro Simone Gelli, rispondo volentieri alle sue domande, con molto piacere e senza preamboli:
1) omosessualità: sono dell’idea che bisognerebbe inasprire le pene per chi perseguita o offende per motivi sessuali. In una società democratica a nessuno deve essere permesso di offendere o discriminare in ragione dell’orientamento sessuale.
2) Donne: parità, libertà, rispetto. Bisogna fare di più per garantire alle donne un accesso pieno alle opportunità di lavoro e sociale. Però, caro Gelli , bisogna pure lasciarle in pace: se non gradiscono partecipare ad una cena non mi sembrerebbe giusto costringerle né aprire sondaggi e scomodare i giornalisti. Occupiamoci di cose serie.
3) Blasfemia: pur ricordando che in molti paesi come il Regno Unito e anche l’Italia la blasfemia è stata considerata un reato punito con una pena fino a pochi anni fa, dipendesse da me libererei tutti i detenuti per blasfemia. Il rispetto di Dio non può esser fatto valere con la galera.
4) La presenza del simbolo di Nuova Italia alla conferenza stampa: mi sembra una cosa ovvia, le minacce erano rivolte a me e ai nostri sostenitori in quanto candidato sindaco e aderenti a Nuova Italia, logico che la conferenza fosse organizzata dal partito. Ovvio ed elementare.
5) La conferenza stampa del 2008 e la sua richiesta di solidarietà: non so di cosa stia parlando e mi stupisco che un amministratore di rilievo come lei sia talmente a corto di argomenti da andare a ripescare un fatto di 12 anni fa del quale non so nulla per chiedere a me conto di esso. Non me ne voglia ma davvero non la capisco.
Caro Gelli , come vedi ho risposto.
Non ricambierò con altre domande su con chi va a cena, chi cucina, con chi è sposato e se preferisce uscire con gli amici o con le relative mogli.
Mi occupo di cose serie, non di puerili pretesti polemici.
Munib Ashfaq