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Dall'archivio:

Magenta, mascherine e bar chiusi: la riflessione (saggia) di una giovane commerciante

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MAGENTA – La chiusura per 5 giorni della Posteria di piazza Parmigiani, riportata ieri da Ticino Notizie, ha fatto molto discutere.

Migliaia di letture del pezzo, e fioccano ovviamente (anche i commenti) sulla nostra pagina Facebook.

Tra i molti che abbiamo letto (non capita sovente..) uno di particolare saggezza e crediamo anche utilità. Lo ha scritto Giada, una giovane esercente di origini orientali, attiva in città (al bar della stazione ferroviaria), e che riportiamo integralmente.

 

 “Buongiorno. Parlo per i negozianti e soprattutto per quelli che gestiscono un bar. Ogni giorno su 100 ce ne saranno 30 che non portano la mascherina. Siccome il locale è chiuso, chiediamo cortesemente alla clientela di mettersi la mascherina, la risposta?


“Eh ma come bevo il caffè con la mascherina?”
“Non ne avete una da regalarmi?”
“Faccio subito e me ne vado”

In primis la mascherina si mette prima di entrare in un negozio e quando poi si consuma qualcosa da mangiare o bere, si toglie la mascherina per quel tempo che si consuma.

Per quanto riguarda il “regalare mascherine”, noi molte delle volte davvero le diamo perché tante persone se ne dimenticano e noi per gentilezza ne diamo una, ma non è che per abitudine vieni al bar a chiedere una mascherina in regalo dopo la prima volta.

Siamo proprietari del bar della stazione di Magenta, e la maggior parte dei clienti viaggiano in treno, come tutti sanno sui mezzi di trasporto è obbligatorio l’uso della mascherina a bordo ma ancora vedo che in stazione c’è ancora un tot di persone che non la indossa.


È davvero difficile gestire questa situazione senza che vai a litigare con un cliente, davvero. Perché ogni volta che chiedi ad un cliente di indossare la mascherina, già il cliente inizia ad irritarsi e far commenti. Tu gli spieghi, e loro ti rispondono ancora più male. Fa caldo e tutto, ma se è un obbligo per tutti bisogna rispettar le normative. Io spero solo che comunque anche i clienti possano capire noi gestori”.

 

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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