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Magenta: malumori alla festa del rione San Rocco per la messa negata. Il sindaco conferma la sua posizione (VIDEO)

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MAGENTA C’è l’atmosfera rilassata di sempre alla festa del rione san Rocco Magenta. Le volontarie alla pesca, chi al bar, chi in cucina a far da mangiare e chi alle torte. Ma appena gli chiedi se hanno trovato giusto spostare la messa dalla tensiostruttura alla basilica il viso di fa corrucciato.

Magenta – Festa del rione San Rocco alla tensostruttura di piazza mercato
nella foto il parroco don Giuseppe Marinoni
foto Roberto Garavaglia

“Sono 40 anni che organizziamo questa festa – commenta Angela Tunesi – adesso salta fuori questa cosa che non si possono fare le messe in una struttura pubblica. L’abbiamo sempre fatta qui, e quando non c’era la tensostruttura eravamo in piazza del mercato”. Piu’ cauto Beppe Colombo: “Chiedete al dindaco perche’ non fanno qui la messa”. Alla messa delle 11.45 nella basilica di san Martino, officiata da padre Stefano Cankech, c’erano poche persone. Una cinquantina, non di più. I volontari del rione non fanno polemica, ma avrebbero preferito che tutto si svolgesse come sempre.

Magenta – Festa del rione San Rocco alla tensostruttura di piazza mercato
foto Roberto Garavaglia

Graziella Cerutti e le colleghe al banco della pesca scherza con il parroco don Giuseppe Marinoni. Lei è contrariata per questo cambiamento inaspettato. Il parroco preferisce non commentare: “La ritengo una decisione sbagliata, ma non commento”. Don Fausto Giacobbe, già parroco a Magenta, si limita a dire poche parole: “Se si fosse svolta qui la messa, ci sarebbero state lo stesso polemiche da altre parti”. E don Luigi Castelnuovo, sacerdote storico a Magenta, sorride in maniera ironica. Sembra quasi una decisione che non piace a nessuno, ma che andava presa per forza.

L’assessore Rocco Morabito dice che tutta la polemica poteva essere evitata con un po’ di buon senso. Scorre il telefonino. La notizia l’ha data anche il Tgcom. Ci voleva questo per far finire la festa del rione di san Rocco sui media nazionali.

Arriva il sindaco Chiara Calati alla tensostruttura. Sorridente come sempre conferma la bontà della decisione presa. “Le sale comunali non hanno finalità religiosa. Alla fine ha vinto la Festa del rione perché, come vediamo, c’è tantissima gente. Mi aspetto i malumori, è normale quando ci sono dei cambiamenti. Le processioni si svolgono su strade pubbliche, sono altra cosa. Qui parliamo di strutture. Per la messa del 4 giugno all’Ossario vedremo. Ma quel che è certo è che noi terremo una linea unica per tutto”.

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