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Magenta: le sfide d’autunno per la Giunta Calati

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Dalle aree dismesse, Saffa e Novaceta, alla crisi della  STF, al tema migranti. Sono tanti gli argomenti da affrontare nell’agenda del sindaco. Nel centrosinistra intanto Salvaggio sempre più leader locale designato in attesa di capire le prossime mosse di Marco Invernizzi.

MAGENTA – E’ stato ed è tutt’ora un periodo d’assestamento per l’Amministrazione di Chiara Calati. I primi mesi, si sa, tanto più con l’estate di mezzo, sono gioco forza, destinati all’apprendistato e alla conoscenza della macchina comunale. Il neo sindaco  deve coordinare al meglio una ‘squadra’ che è un mix tra esperienza e novità. L’esperienza del vice sindaco Gelli e quella di Rocco Morabito, alla prima in Giunta ma, comunque, non certo un novizio in Consiglio comunale,  dall’altra, l’entusiasmo e la voglia di fare del giovane Luca Aloi. Chiudono il cerchio  Alfredo Bellantonio e Patrizia Morani, anche loro al debutto come amministratori, benché quest’ultima abbia un passato da Consigliere comunale.

Finora il fronte sicurezza – almeno, guardando alle operazioni messe in pista tra luglio ed agosto – è quello che è partito con maggiore slancio. Complice anche il passato decennale di Gelli nella Giunta Del Gobbo. Quanto al Sindaco, per ora, l’aspetto che più predomina è quello – come abbiamo scritto altrove – “nazionalpopolare”.  Un ‘Sindaco alla portata di tutti’, che vive senza filtri e in modo genuino la sua esperienza di amministratore locale. Bello, bellissimo. Giusto così. Ma con l’autunno la Giunta Calati dovrà confrontarsi con una serie di temi di prospettiva ma sicuramente strategici.

Non è un caso, a questo proposito, che il primo cittadino si sia tenuta ben presta la delega alla programmazione e sviluppo del territorio. Quale disegno di città? Quale futuro per Magenta? Dal Piano di Governo del territorio, evidentemente, dovranno uscire queste linee ma soprattutto, dai progetti sulle grandi aree dismesse, ossia, la Saffa e la Novaceta.

Erano “balle elettorali” quelle di Invernizzi? C’è qualcosa di buono da salvare o è l’è tutto da rifare? L’impronta dell’Amministrazione si vedrà molto su queste partite aperte così come su quella della delicata gestione dei migranti. Il tema è sempre lì sul tavolo, a volte se ne torna a discutere, altre volte pare essere silenziato dall’inerzia del tempo.  Infine, la crisi della STF.

Un’Amministrazione, lo abbiamo scritto mille volte, non ha competenze dirette in materia occupazionale. Però, è vero che l’impatto del ridimensionamento di un’azienda storica magentina con una riduzione significativa della forza lavoro avrà ricadute sull’economia locale.  E qui molto dipenderà se Calati e la sua squadra tradurranno in fatti concreti quanto detto in campagna elettorale. Ovvero, sapere cogliere quelle opportunità in ambito occupazionale che questo territorio ha e che in passato non sarebbero state sfruttate appieno.

Le prossime settimane e i prossimi mesi potranno dire parecchio in tal senso. Chiedere cambiamenti radicali in così poco tempo sarebbe ingiusto oltre che materialmente impossibile, tuttavia, anche dalle piccole cose si potrà intravedere quel ‘cambio di passo’ tanto evocato. Senza contare il ruolo  dell’opposizione per ora silente e forse più preoccupata di capire cosa farà Marco Invernizzi – i rumors parlano di sue possibili dimissioni a breve –  in futuro,  che inizierà a farsi sentire di più con un Enzo Salvaggio sempre più predestinato a ricoprire il ruolo di nuovo leader e  candidato in pectore per il 2022…

A questo proposito, a fine mese, alla tensostruttura di piazza Mercato, è in programma l’ormai tradizionale festa dei ‘dem’.

Lo scenario in questi 12 mesi si è letteralmente rovesciato. Al di là dell’appuntamento conviviale, in ogni caso, sarà un passaggio significativo in vista di un 2018 che quanto ad impegni elettorali – con le Regionali e le Politiche – potrà dire molto sulla capacità del centrosinistra di ricompattarsi e riprendere la marcia bruscamente interrotta nello scorso giugno. In altre parole, si annuncia un autunno caldo per la politica locale.

F.V.

Qui sotto Marco Invernizzi con Paolo Razzano, sotto il centrodestra in festa dopo il ballottaggio di fine giugno. In copertina il passaggio di mano tra Invernizzi e Calati

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