MAGENTA – Niente da fare anche per la Festa del Sacrificio del prossimo 14 agosto la comunità musulmana di Magenta non potrà contare su uno spazio per una breve preghiera. La scelta del Sindaco Chiara Calati viene criticata aspramente dall’associazione Abu Bakar che, per voce del suo presidente Ayub, ci invia un commento: “Abbiamo ascoltato con stupore e sgomento le dichiarazioni rese dal Sindaco Calati a giustificazione del diniego di uno spazio per il 14 agosto affinché i musulmani di Magenta si incontrassero per scambiare i tradizionali auguri per la Festa del Eid (la seconda festa più importante per i musulmani, come la Pasqua per i nostri fratelli cristiani).
Nella nostra richiesta rivolta alla Sindaca abbiamo specificato che ci saremmo incontrati all’unico scopo di scambiare gli auguri e vivere in modo laico un momento importante, con una preghiera di non più di 15 minuti (come cantare Tu scendi dalle stelle in una recita di fine anno). Al fine di facilitare la decisione della Sindaca, abbiamo anche specificato che qualunque luogo, ovunque si trovasse nella città andava bene.
Ebbene a fronte di questa richiesta abbiamo ricevuto un rifiuto giustificato pubblicamente dalla Sindaca con argomenti inventati e fantascientifici. Non abbiamo mai chiesto infatti di voler svolgere alcun rituale di macellazione come dichiara la Sindaca, né di svolgere alcun rito, né di cucinare all’aperto né di mangiare. Nulla. Tutto inventato al solo scopo di coprire con falsità un rifiuto che è solo l’ennesima dimostrazione della prepotenza e del dispetto che l’amministrazione comunale esercita sulla comunità dei musulmani di Magenta.
Ricorreremo davanti al giudice e denunceremo queste angherie ai danni di persone indifese e pacifiche. L’unica macelleria non autorizzata è quella che la Sindaca Calati mette in atto contro i diritti, la giustizia e la dignità delle persone. Ci sono persone che per la Sindaca contano anche meno di un agnello. Chiederemo giustizia e la otterremo”.