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Magenta, la storia infinita dell’amianto nella ex Novaceta. De Luca: “Si faccia chiarezza una volta per tutte”

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MAGENTA –  Sono dieci anni che la ex Novaceta di Magenta è chiusa. Da allora il degrado si è mangiato ogni cosa e, soprattutto, c’è una domanda che resta ancora oggi senza una risposta precisa. A che punto sono i lavori di bonifica? Sono trascorsi dieci anni e non c’è ancora nulla di certo in merito allo smaltimento dell’amianto. “E’ una questione che riguarda la salute di tutti noi – spiega Mario De Luca del Movimento Popolare Dignità e Lavoro – La cosa che più ci preoccupa è la mancanza di trasparenza e comunicazione in merito a quanto si sta facendo. Lo scorso 4 novembre, dopo aver notato dei cartelli all’ingresso dell’ex stabilimento abbiamo chiesto informazioni all’assessore Laura Cattaneo. Ci è stato risposto, in maniera alquanto generica, che erano appunto in corso i suddetti lavori di bonifica. Pensiamo che su tali questioni la cittadinanza debba essere avvisata tempestivamente e in maniera dettagliata”.

Nella foto al centro Mario De Luca, immagini di repertorio, all’epoca dell’incendio divampato nell’ex area Cral di Novaceta (foto a cura di Roberto Garavaglia, foto Sally)

Sull’analisi del terreno l’incarico conferito allo studio dell’ingegner Tino Viglio non ha avuto seguito e, a confermarcelo, è stato direttamente l’ex assessore ai Lavori Pubblici magentino spiegando che era subordinato alla vendita del capannone poi non avvenuta. Quindi di fatto, ad oggi, non siamo a conoscenza dello stato di salute dell’area di circa 200mila metri quadrati di viale Piemonte. A meno che la proprietà Unicredit Leasing Spa, non decida di affidare un altro incarico. La cosa certa è che oggi l’interno dell’ex stabilimento magentino è zeppo di amianto. Ci sono tubazioni rivestite in cemento amianto, c’è la centrale termoelettrica degli anni ‘30, ci sono i collettori che portavano il vapore in filatura. Tutto cade a pezzi con grandi rischi, ma non sappiamo quali sono i pericoli per la salute e se ci sono. La centrale è aperta e dentro ci sono grosse tubazioni in cemento amianto mostrate attraverso immagini scattate tempo fa.

Naturalmente la manutenzione è assente ed è stato proprio il Movimento Popolare Dignità e Lavoro a sollevare il problema già diversi anni or sono. E’ una storia che si trascina da tempo, ma senza alcun risultato concreto. All’interrogazione presentata, nel mese di marzo di quest’anno, dal gruppo consiliare Progetto Magenta, l’assessore Laura Cattaneo rispondeva che, per la questione relativa alla centrale termoelettrica erano stati coinvolti ATS e Regione Lombardia con richiesta di provvedere ad effettuare la stima dello stato di conservazione dell’amianto o del materiale contenente amianto presente presso la centrale termoelettrica EnerCell. Anche da tali enti non è pervenuto nulla. Era l’inverno del 2015 quando, l’allora assessore ai Lavori Pubblici Enzo Salvaggio, annunciava l’avvio dei lavori di rimozione amianto dallo stabilimento di viale Piemonte. Ed era già tardi, nonostante le ripetute sollecitazioni del Movimento che si appellò anche alla Prefettura.

“Pensiamo sia giunto il momento di chiarire lo stato di salute dello stabilimento che fece la storia della città – conclude De Luca – Sapere è un nostro diritto. Parleremo anche dell’amianto in Novaceta il prossimo 14 dicembre alle 18.30 presso la struttura occupata ex Cral di viale Piemonte”.

 

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