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Magenta, la professoressa Filomena Battipaglia torna sul fontanile Fagiolo: “Deve diventare luogo didattico”

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MAGENTA Rivalutare le bellezze naturalistiche della zona e tornare a combattere in maniera decisa l’elettromagnetismo. Tra le prime il fontanile Fagiolo, al confine con il comune di Corbetta, è sicuramente ai primi posti in un ipotetico indice di gradimento dei magentini. Rappresenta la storia, tutti lo conoscono anche con l’appellativo in dialetto magentino di Funtanin Faso’, ma purtroppo da tempo versa in stato di abbandono e in sua difesa è scesa in campo la professoressa Filomena Battipaglia.

“Lo scorso 23 marzo ho protocollato le mie richieste in merito ad una delle aree più apprezzate del territorio – ha detto – la risposta che mi è stata fornita poco tempo fa è un semplice ringraziamento con l’aggiunta che le mie considerazioni verranno sicuramente tenute in debita considerazione. È ovvio che non mi basta perché voglio che venga fatto qualcosa di concreto per sostenere questo patrimonio”. Secondo la professoressa il fontanile, oltre a dover essere considerato biotopo, ovvero un’area naturale dove vivono diverse specie animali e vegetali, va curato con la massima attenzione. Inoltre – aggiunge – deve diventare luogo didattico e questo lo dissi anni fa, quando a Magenta il Sindaco era Luca Del Gobbo. Sono passati tanti anni, ma non si è mai fatto niente. Per gli studenti è importante prendere conoscenza di questi luoghi perché fanno parte della nostra memoria”.

Già docente di Letteratura Italiana al liceo Classico (tra gli altri è stata anche l’insegnante dell’attuale Sindaca di Magenta Chiara Calati) e in altri istituti magentini la professoressa Battipaglia da anni porta avanti una battaglia per l’ambiente e per la salute spesso scontrandosi con le varie amministrazioni che si sono succedute. Le è stato ribattuto che soltanto pochi giorni fa erano stati convocati alcuni incontri aventi come tema il PGT e uno di questi era riservato proprio ai cittadini. Incontro andato pressoché deserto. “Mi spiace, questi incontri erano importanti per poter esprimere le proprie opinioni – afferma – purtroppo sono stati poco pubblicizzati”.

C’è poi anche il discorso elettromagnetismo che sta a cuore a Filomena Battipaglia. Sul problema lancia una proposta: “È necessario mappare il territorio e individuare le aree da concedere in affitto ai gestori della telefonia mobile. I soldi incamerati però non dovrebbero finire nelle tasche di privati, ma dovrebbero andare al Comune. Così facendo l’ente locale li potrà utilizzare per interventi di interesse generale, dalle strade alle fognature, dalle scuole ai parchi e tantissimo altro”.

G.M.

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