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Magenta, la professoressa Filomena Battipaglia torna a lanciare l’appello di 20 anni fa: “Salvaguardiamo il fontanile Fagiolo!”

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MAGENTA E’ uno dei luoghi più cari ai magentini. E’ l’antico fontanile Fagiolo, il funtanin fasò per dirla nel dialetto locale. Filomena Battipaglia, ambientalista, già docente di letteratura italiana nelle scuole superiori della città, quasi vent’anni fa presentò richiesta che venisse tutelato come patrimonio naturalistico e luogo didattico. All’epoca l’assessore all’ecologia era Marco Maerna. Ne è passata davvero tanta di acqua sotto i ponti, ma nulla è cambiato.

E’ per questo che la professoressa Battipaglia torna a farsi sentire. «E’ un fontanile bellissimo lasciato al suo destino senza alcun intervento di manutenzione – ha commentato – spesso qualcuno ci lascia perfino dei rifiuti. Da vent’anni a questa parte sono passati sindaci di diverso colore politico e non è mai cambiato nulla. Nessuno è mai intervenuto con azioni concrete per proteggerlo». Il fontanile Fagiolo è situato al confine tra Magenta e Corbetta, vicino alle piscine comunali. Tutti lo conoscono a Magenta, tutti lo apprezzano. Rientra tra le bellezze naturali della pianura e pare che solo in questo territorio ce ne siano così tanti, anche se molti stanno scomparendo.

Il Fagiolo, come il Costino, al confine con la località Preloreto di Corbetta, oppure il fontanile del Gallo nella frazione robecchese a Castellazzo dè Barzi. Luoghi che con l’avvicinarsi della primavera, si riempiono di magia e vanno a formare un ecosistema unico. Filomena Battipaglia si definisce una cittadina dall’animo contadino. Amante dell’ambiente ha rinunciato alla tecnologia, come l’uso del telefonino, per dimostrare che è possibile affrontare un modo di vivere alternativo rispetto a quello della massa. Presiede il comitato contro l’elettrosmog e continua la lotta contro l’inquinamento elettromagnetico. Quella per tutelare il fontanile Fagiolo è una richiesta che, oltre a partire da lontano, nasce dal cuore: «Mi auguro che i tempi siano migliori rispetto a vent’anni fa, e sia aumentata la sensibilità verso l’ambiente. Il fontanile Fagiolo va tutelato dal degrado perché è un bene di tutti».

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