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Magenta: la fontana di via De Gasperi e perché l’avvocato Tisi ha ragione

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MAGENTA –  Sarà anche una sua ‘ossessione’ – come lui stesso con un tocco d’ironia l’ha definita stamani con un post su FB – quella del futuro delle aree dismesse (Saffa e Novaceta) di Magenta, così come la fontana di via Alcide De Gasperi (zona ex Laminati). Però, resta il fatto che leggendo la risposta, per la verità anche un po’ stizzita dell’Assessore Laura Cattaneo – ‘la fontana resta così fino a primavera, punto’ – ci sentiamo stavolta quanto mai dalla parte degli stimoli che l’avvocato Francesco Tisi di sovente in via all’Amministrazione di Chiara Calati. Già, perché lo diciamo senza troppi peli sulla lingua, le condizioni in cui si trova la fontana di via Milano – angolo via De Gasperi, fanno veramente schifo. Non è questione né di destra, né di sinistra. Dicemmo e scrivemmo la stessa cosa della fontana davanti a Villa Naj Oleari, all’epoca dell’Amministrazione Invernizzi. Spenta e con le foglie che letteralmente ingorgavano quelli che avrebbero dovuto essere, in origine, gli zampilli da cui veder fuoriuscire l’acqua.  Uno spettacolo squallido era quello – ma almeno allora tecnicamente quella era zona di cantiere in attesa del via libera della Sovraintedenza-  e uno spettacolo altrettanto squallido è questo. Risposte di natura tecnica che ci spiegano il perché fino a primavera si debba assistere ad un tale degrado, francamente, a noi cittadini che abbiano a cuore realmente quella che dovrebbe essere ‘La città della bellezza’ – e non solo a slogan –  interessano poca o nulla. Perché se per amministrare bastano i tecnici allora a che cosa serve la politica?  Basta e avanza  anche il commissario.

F.V.

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