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Magenta: la comunità Ortodossa nella chiesa di San Rocco prega per la pace in Ucraina

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MAGENTA – È stata una celebrazione più intensa del solito quella di domenica nella chiesa dedicata a San Nicola a Magenta e da tutti conosciuta come la chiesa di San Rocco. La comunità Ortodossa si è radunata per il rito domenicale insieme al parroco padre Ioan, ma sul volto dei fedeli regnava la preoccupazione per i familiari rimasti in patria. A Magenta risiedono all’incirca duecento persone di origini ucraine. Soprattutto donne che lavorano come collaboratrici domestiche o nell’assistenza agli anziani, ma anche alcuni uomini. E ci sono anche delle famiglie.
«In realtà noi da sempre preghiamo per la pace nelle nostre terre – ha detto padre Ioan – sono otto anni di conflitto e nessuno sembrava preoccuparsene. Non è uno scherzo quello che sta succedendo e riguarda tutti noi. Cosa succederà se scoppierà la guerra? E cosa succederà se arriverà anche al confine con i paesi vicini, la Romania e la Moldavia?». Padre Ioan, a Magenta conosciuto da tutti come padre Giovanni, è moldavo, ma conosce molto bene la vicina Ucraina. L’altra sera ha telefonato ai suoi genitori in patria che stanno vivendo giorni di grande ansia. «Ho parlato con le famiglie ucraine dopo la celebrazione di domenica – continua – tutte hanno dei familiari in patria e tutte hanno telefonato per avere notizie».

Padre Ioan è diventato da diversi anni il punto di riferimento per le famiglie dell’est Europa che vivono stabilmente a Magenta e nei paesi vicini. Da quando la comunità Pastorale di Magenta ha concesso l’uso della chiesa di San Rocco alla comunità Ortodossa non è soltanto il referente religioso.

È diventato anche l’uomo al quale rivolgersi per le più svariate problematiche. «Ad oggi non mi risulta che nessun uomo ucraino che vive nel magentino sia rientrato in patria per combattere – conclude padre Ioan – Noi rifiuteremo la guerra sempre, le nostre preghiere sono per tutti. A qualunque paese appartengano».

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