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Dall'archivio:

Magenta, la campagna cercansi volontari per l’AICIT coinvolge anche la dottoressa Silvia Negretti

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L’oncologa del ‘Fornaroli’ di Magenta dopo l’articolo apparso sul nostro quotidiano on line ha rilanciato la campagna pro AICIT: il volontariato non può fermarsi proprio ora, diversamente, gravi le ricadute negative sociali ed economiche per le famiglie

MAGENTA – Il Covid rischia di portarsi via per sempre o di impoverire anche tante realtà di volontariato. Soprattutto le associazioni che come AICIT si occupano di servizi alla persona in ambito sanitario corrono il rischio di veder diminuire il numero dei volontari e dopo la pausa forzata nel periodo del lock down potrebbero non riuscire a ripartire con la forza di prima . Questo sarebbe un impoverimento per le nostre comunità moto grave per tanti aspetti-

La mancanza dei servizi offerti da queste associazioni infatti avrebbe innanzitutto una ripercussione negativa economica sulle famiglie dei pazienti: non avere la possibilità di contare ad esempio sul trasporto al San Raffaele per la radioterapia vuol dire dover impegnare un familiare e un mezzo proprio per 30-40 giorni ininterrottamente con le spese e l’impegno di tempo immaginabili . Per non parlare del venire meno della solidarietà, della accoglienza, dell’arricchimento nei rapporti umani che il volontariato sa dare . Naturalmente bisogna avere regole certe e rispetto di tutte le disposizioni per la sicurezza dei volontari oltre che dei pazienti: ma questo SI PUO’ e SI DEVE FARE. I medici che da decenni apprezzano il servizio insostituibile di AICIT sono pronti a mettere tutta la loro esperienza al servizio dell’associazione per trovare insieme la strada per ripartire più forti di prima. E sono sicura che anche i cittadini risponderanno all’appello dell’associazione per nuovi volontari e per le risorse che serviranno.

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