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Dall'archivio:

Magenta, la bellissima storia di Puck: da cane maltrattato al servizio anti bracconaggio per il Parco del Ticino

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MAGENTA – A vederlo oggi nessuno direbbe che, dietro quello sguardo sereno e quell’aria forte che dimostra, c’è un passato di sofferenza. Puck oggi ha tre anni ed è un lupo cecoslovacco che entrerà a far parte della futura unità cinofila del Parco del Ticino. A dire il vero è già pronto per svolgere attività di antibracconaggio o ricerca persone, ma tutto si potrà completare solo nel tempo. Il suo conduttore è Ivan Provini, vice comandante dei Guardia Parco. Orgoglioso di Puck.

Una storia a lieto fine la sua perché Puck nemmeno due anni fa ha rischiato di morire.

Magenta – Ivan Provini con il cane Puck
foto Roberto Garavaglia

Viveva in un appartamento a Milano ed è stato trovato senza cibo né acqua sul balcone, dalla Polizia locale. Il procedimento a carico del proprietario dell’appartamento e di chi ci viveva si è concluso e ora Puck, è a tutti gli effetti un cane del Parco del Ticino pronto ad entrare in azione. “Si muove perfettamente su qualsiasi terreno e in condizioni meteorologiche avverse – spiega Provini – anche con la pioggia e con il freddo e la neve. Un po’ meno con il caldo intenso. Ha un carattere riflessivo, capace di interagire positivamente con gli altri cani e gli esseri umani”. Non molla per un secondo il suo padrone. Lo segue passo dopo passo come un’ombra. Era il mese di luglio del 2017 quando Puck venne affidato al canile sanitario ATS. “Era in condizioni fisiche precarie – continua Provini – Oggi pesa 40 chili, all’epoca arrivava a malapena a 27. E, soprattutto, si trovava in pessime condizioni psicologiche”. Dopo il trasferimento nel canile – rifugio municipale di Milano dove è stato registrato con il nome di Randall e concluso positivamente il percorso del pre affido, oggi vive in una casa. “Inizialmente non è stato semplice – ricorda Provini – Anche nel canile rifugio si è trovato in grande difficoltà. Non sarebbe sopravvissuto, aveva urgente bisogno di qualcuno. Oggi Puck non mi perde di vista un attimo. A meno che non siamo impegnati in un pattugliamento e lui si posiziona davanti. Questo perché è un cane dall’indole esplorativa”.

Magenta – il cane Puck
foto Roberto Garavaglia

I primi mesi nella sua nuova casa sono serviti per stabilire una relazione positiva cane – padrone. Tra molte difficoltà, alla fine superate. Puck è considerato un cane adattissimo per l’antibracconaggio o attività di ricerca persone. Comincerà così una seconda fase volta alla costituzione di una vera unità cinofila nel Parco.

Ma perché è stato scelto il nome Puck, cambiando quello di Randall? “Randall è uno spirito un po’ pasticcione – commenta Provini – Anche Puck lo è. Ma è lo spirito dei boschi, quello del ‘Sogno di una mezza estate’. Un nome adattissimo per lui”. (Foto Roby Garavaglia)

Graziano Masperi

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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