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Magenta, Invernizzi esce dal silenzio: ‘Qualcosa non ha funzionato, cercheremo di spiegare la bontà della nostra proposta politica’

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 Prima uscita pubblica del sindaco dopo il voto di domenica. ‘Su Saffa e Novaceta siamo stati vittime di propaganda negativa, e per i filosofi abbiamo speso meno che per i Legnanesi..La futura Novaceta porterà 300 posti di lavoro’

 

 MAGENTA – E’ amaro il risveglio per Marco Invernizzi, apparso battagliero- e sicuramente ferito- dopo i 16 punti rimediati da Chiara Calati e dal centrodestra al primo turno.

Il candidato di Pd e lista civica La Città con Invernizzi ribadisce la bontà del lavoro fatto, ammettendo che degli errori (soprattutto di comunicazione) ci sono stati, e che cercherà di rimediare nei giorni da qui al ballottaggio. Nella riunione politico operativa di ieri sera si è deciso di formare 12 squadre che si divideranno la città per andare a spiegare quanto è stato fatto dall’Amministrazione e quanto s’intende fare.

 

“Qualcosa non ha funzionato, andremo a Magenta e nei luoghi dove si raccoglie l’opinione pubblica e cercheremo di capire cosa non ha funzionato, non è piaciuto o abbiamo trasmesso”, ha esordito Invernizzi.

“Dei progetti Saffa e Novaceta molti hanno percepito pochissimo, il messaggio non è passato. Questo non ci toglie né energia né determinazione, accettiamo l’esito dell’11 ma vogliamo ribadire cosa è stato fatto, per capire meglio cosa ci viene rimproverato.

Noi comunque stiamo andando avanti nell’interesse esclusivo di Magenta, i progetti vanno avanti e non si fermano. Sappiamo di volantini dove si dice che il progetto Saffa è una bufala, e ci spiace. Riteniamo ci sia una pessima informazione degli avversari su questo tema: ma di fronte all’interesse della città è legittimo sbeffeggiare e ridurre tutto a macchietta? Ancora oggi, ero a Milano per l’ennesima riunione sul piano Saffa, lo dimostra la notizia sull’acquisizione dell’area da parte di Finalpa.

Siccome gli avversari politici sono stati critici, dico che se Chiara Calati è convinta sia una bufala lo dica e si impegni a cancellarlo. La città non si inganna su una cosa di questa importanza. Sulla Novaceta diciamo con chiarezza che ci saranno 500 parcheggi gratuiti per i cittadini e il recupero dell’area ex Cral, oltre a 300 posti di lavoro. Se si tratta di bugie, lo si dica per iscritto.

Va bene tutto in politica? Penso di no, io ci metto la faccia, gli altri agiscano di conseguenza. Siamo noi che abbiamo sbagliato, non i cittadini. C’è tuttavia un modo di amministrare che  è fondamentale, e va oltre i fondi. Abbiamo trovato una città sfilacciata e divisa, in 5 anni siamo stati trasparenti, aperto porte che erano chiuse, ascoltato tutti quelli che abbiamo potuto. Non abbiamo chiesto da che parti arrivassero le persone, prima non avveniva. Abbiamo tenuta unita la città. Ora è il voto a doverci dire se questa attenzione e questa modalità di agire hanno avuto peso. Daremo tre tipi di informazioni, a partire da quello che abbiamo fatto, oltre a dare dei numeri che hanno un grande peso ma che la propaganda ha distorto. Per i filosofi si sono spesi 10mila euro, di cui 3 di sponsor. Per i Legnanesi si sono spesi 15mila euro tra quanto si è incassato e il disavanzo che alla fine si è registrato pur a fronte della vendita dei biglietti. Qualcuno ci ha dato degli elitari, però noi abbiamo realizzato 10 spettacoli dialettali.

Sui Legnanesi l’abbiamo già detto, certe cose sono così limpide da risultare scontate. Su Saffa e Novaceta, i tempi: abbiamo pensato a progetti di elevata caratura, siamo andati dai privati e ci siamo confrontati. Non avevamo la certezza dell’investimento privato, quando c’è stata tutti ne hanno apprezzato la portata (fuori da Magenta).

La dignità è più importante di una vittoria o di una sconfitta, e non è vero che non siamo stati concreti; appena abbiamo avuto i fondi, nel 2016, strade e parchi sono stati sistemati.

Senza dimenticare le promesse che ho sentito- parcheggi gratuiti, terzo turno della Polizia Locale- che non hanno assolutamente copertura finanziaria. Noi abbiamo cercato di fare quello che si poteva con le risorse disponibili. Senza dimenticare il costo delle manutenzioni che si sono riversati su di noi nel 2012.

Apparentamenti od alleanze con altre liste? ‘Noi continueremo a parlare con la città, senza escludere nessuno’.

La rottura con Minardi e la sinistra radicale ha pesato? ‘Non abbiamo mai escluso nessuno, i rapporti li ho tenuti con tutti, anche coi 5 Stelle. Con la sinistra cosiddetta radicale non ho provocato e voluto alcuna frattura. Sul tema della strada, abbiamo fatto delle scelte nell’interesse della città, criticando il vecchio progetto Anas e ritenendo la variante di Pontenuovo una priorità, purtroppo decidono Regione e Governo, non Magenta. Con Silvia Minardi e Giuliana Labria le posizioni sono note: c’è grande avversità da parte loro, la stima e il fatto che sappiamo siano persone valide non cambiano certamente. Ma non siamo stati noi a spaccare”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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