― pubblicità ―

Dall'archivio:

Magenta: il Covid non ferma il concerto per Elisa

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA –  Un appuntamento musicale ma non solo, che racchiude in sé, importanti significati simbolici che è ormai entrato nella tradizione magentina. Stiamo parlando del ‘Concerto per Elisa’. Elisa è Elisa Lisca, la sfortunata magentina morta tragicamente in un incidente stradale. La sua famiglia, i coniugi Giuseppe e Graziella, non si sono persi d’animo e da 14 anni a questa parte hanno voluto celebrare Elisa attraverso la musica e l’arte. Un successo di pubblico crescente ma anche la capacità di aggregare sapendo coinvolgere altre realtà impegnate sul fronte del volontariato. A cominciare da Cuori Grandi Onlus, il sodalizio guidato da Francesco Bigogno che da anni “trasforma i sogni in realtà” se si pensa a quanto sta facendo laggiù in Togo la Missione di sua sorella MariStella, missionaria laica.

Il concerto che di norma si sarebbe dovuto tenere in primavera, gioco forza, a causa dell’emergenza Covid è stato posticipato. Ma non cancellato. “E’ un modo questo – ha commentato Giuseppe Lisca – per abituare il mondo a continuare a vivere. Pur con tutte le misure di sicurezza necessarie, per noi era essenziale mandare questo messaggio”. Che peraltro in oltre 200 persone hanno già raccolto, acquistando il biglietto a scopo benefico. La location di quest’anno, ai tempi del Coronavirus, non è quella tradizionale del teatro Lirico di via Cavallari, bensì quella “open air” della tensostruttura di piazza Mercato con inizio alle 20,45. Qui è tutto pronto per una serata di grande musica con la quinta esibizione in quel di Magenta di Anna Maria Chiuri, artista musicale di forte spessore, che proporrà un repertorio verdiano. Al pianoforte l’accompagnamento di Milo Martani. 

Alla tensostruttura di piazza Mercato le sedie sono già piazzate ad un metro una dall’altra, insomma tutto pronto per celebrare ancora Elisa gustandosi due ore e mezza di buona musica. “Ci spiace da un lato che non potremo accogliere più di 250/270 persone – ha concluso Lisca – ma la cosa più importante è che la serata si farà ugualmente”.

La vita che va avanti, le nostre esistenze che proseguono, come quelle di chi in Togo pur dovendo combattere contro mille avversità non si ferma e raggiunge traguardi sino all’altro giorno praticamente impensabili.

E’ quanto ha potuto testimoniare Francesco Bigogno nel suo intervento, che è servito per fare il punto sulla missione di Cuori Grandi Onlus. “Il progetto educativo procede bene. Adesso tocca alle scuole medie e superiori. Anche il container partito questa estate per il Togo, è servito a mandare in Africa banchi, materiale didattico e tutto quanto potrà servire anche la per la nuova biblioteca, la mensa e i laboratori”.

Il ricavato della serata del 19 settembre andrà per questa nobile missione, che ha permesso di studiare e offrire cure mediche ormai a migliaia e migliaia di persone. “Con questo ultimo lotto – ha detto Bigogno – a livello didattico educativo andiamo a chiudere il cerchio. Infatti nella missione di Cuori Grandi Onlus si potrà studiare dall’asilo sino al diploma. Senza dimenticare le tante altre scuole della ragione che in qualche modo l’associazione con i suoi volontari e mia sorella, riesce a finanziare”.  L’aspetto rilevante a livello educativo rimarcato dal presidente Bigogno e che è nelle corde di Cuori Grandi guarda soprattutto ad un messaggio di civiltà. “In Togo infatti si è soliti al massimo far studiare i figli, alla donna viene dato un posto secondario nella società. Molte bambine non vengono mandate a scuola, rimangono nei villaggi destinati ad un’esistenza davvero senza sbocchi e con poca dignità. Con Cuori Grandi Onlus abbiamo portato un cambio di mentalità: se una famiglia ha fratelli e sorelle, debbono venire entrambi a scuola, diversamente non sono accettati”.

Un segnale forte per scardinare una cultura retrograda contro la quale Cuori Grandi si batte da sempre.  Dunque, “la vita continua e deve continuare” ha concluso Bigogno. Sia qui da noi nel mondo Occidentale spaventato dall’emergenza Coronavirus ma che comunque può contare su una serie di agiatezze che laggiù nel Continente Nero nemmeno ci si può immaginare.  Sia a Lomé, dove ogni giorno si combatte per la vita.

 

F.V.

 

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi