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Magenta, il 13 porta fortuna a “Ti racconto un libro”

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Successo per Vincent Van Gogh narrato dalla brava Irina Lorandi

MAGENTA – Il numero 13 porta fortuna o no? Sulla secolare questione il parere non è unanime e ciascuno (il superstizioso) si basa sulla personale  esperienza. Tuttavia, stando ai fatti, è oggettivo che alla rassegna ‘Ti racconto un libro’ – a marchio CTN-Ariel – le suddette due cifre portano una gran fortuna. Pienone per l’avvio della decimoterza edizione. “Sono stati 343 gli abbonamenti venduti già all’uscita del cartellone”, ha affermato Mauro Colombo, salutando dal palco (il brillare dei suoi occhi raggiungeva anche le ultime file) il pubblico fitto del CinemaTeatroNuovo, la sera di mercoledì 11 ottobre, quando sono stati venuti i restanti posti a sedere, nonché un buon numero di quelli in piedi. “E pensare che lo scorso anno avrebbe dovuto essere conclusivo per TRUL –  ha ricordato Colombo – se non fosse stato per l’incoraggiamento e il monito, ricevuti dallo scrittore Alessandro Perissinotto,  a non smettere di raccontare libri”. E, allora, lui e Alberto Baroni, altra anima di TRUL, hanno deciso di andare avanti, “uscendo, stavolta, dallo stretto ambito letterario per addentrarci in percorsi di altre arti, declinandone variamente i legami con la parola scritta, narrata, recitata, illustrata”. Ma veniamo al primo degli appuntamenti a tema “Il Genio  e la Follia”.

Veniamo a “Vincent van Gogh”, introdotto da Paolo Moneta e raccontato da Irina Lorandi. Si può ritenere Van Gogh un pittore? Era un impressionista? Era pazzo? Come è diventato famoso, se in vita sua vendette un solo quadro? L’intervento del professore ha dato una risposta a questi diffusi interrogativi, suscitati dall’arte e dalla personalità dell’Olandese, di cui Moneta ha argomentato la peculiarità dell’anima, dell’opera e l’importanza nel ridefinire il concetto di  Arte. Poi la scena è stata tutta per lrina Lorandi. Intensa, vivace, appassionata e coinvolgente, l’attrice ha attraversato l’esistenza di Vincent van Gogh fino alla tragica fine, traendo ispirazione per la drammaturgia dalle pagine del tomo di Irving Stone ‘Lust for life’.

Un percorso accidentato, fatto di cadute, fallimenti, tormenti, speranze e di un amore totalizzante per la pittura ha catalizzato l’interesse della platea. Ad accompagnare la recitazione la proiezione di dipinti e disegni, le note e i suoni  – spesso struggenti eco alle parole –  del pianoforte della musicista Eugenia Canale.  A fine serata – e qui TRUL ha serbato il format – goccetto, dolcetti per tutti e in aggiunta insalata di patate, aringhe e cipolle, come da quadri d’Autore. Applausi e alla prossima del 25 ottobre con Crocevia dei Viandanti, che racconterà “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, introduzione a cura di Marco Invernizzi.

Franca Galeazzi

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