MAGENTA – Dicembre all’inizio, autunno che corre verso l’inverno, voglia di piatti della tradizione e di grandi vini rossi.
E quindi voglia di tartufo, meglio ancora se Bianco d’Alba: a Magenta, ormai da tempo, l’Hammy Bistrot di Luca Selmo in via Garibaldi è divenuto una vera dispensa di questo perla dell’enogastronomia italiana.
In queste settimane lo staff di Hammy sta proponendo piatti sfiziosissimi abbinati al pregiatissimo ingrediente: tajarin (preparati artiginalmente), tartare di carne, uovo, persino un abbinamento molto inconsueto (ma straordinariamente buono) come il gelato di crema abbinato al tartufo. Tutti piatti da provare, ma in fretta; il tartufo non dura in eterno…
Il Bianco d’Alba, il cui nome scientifico è Tuber Magnatum Pico, è da sempre considerato il re di tutti i tartufi, il più profumato, il più aromatico, ed il più raro, in quanto tutti i tentativi di coltivarlo sono miseramente falliti.
Questo vero e proprio diamante dei boschi si sviluppa spontaneamente in simbiosi con le radici di specifiche piante, fra cui cerro, rovere, roverella, pioppo, tiglio, nocciolo, carpino e salice bianco.
Le zone in cui questo tartufo si sviluppa sono quelle fra le Langhe ed il Monferrato, e la sua principale zona di produzione è Alba, in provincia di Cuneo, piccola cittadina salita agli onori della cronache proprio grazie ad esso.
Da Hammy, ovviamente, si può abbinare il tartufo al re dei vini, o vino dei re: il Barolo. E il naufragar nel mare del ‘Bianco’, allora, sarà ancora più dolce.. Fate in fretta!