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Dall'archivio:

‘++Magenta, ha smesso di battere il grande cuore (già socialista) di Giovanni Lami. Aveva appena compiuto 79 anni

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MAGENTA – Tanta tristezza per la scomparsa di Giovanni Lami, già assessore e consigliere comunale di #Magenta per il centrodestra. Anche se non avevamo lo stesso punto di vista, era sicuramente un magentino innamorato della nostra comunità.

A 79 anni (li aveva compiuti il 27 novembre) si è spento il grande cuore di Giovanni Lami, che l’ex vicesindaco Paolo Razzano ha appena ricordato con un post su Facebook che abbiamo riportato in apertura di questo pezzo di commiato. Giovanni era in ospedale, dove è stato sopraffatto dalla malattia che lo ha funestato negli ultimi anni di una vita intensa e piena. 

Protagonista per molti anni della politica magentina, Giovanni è stato per anni vicino al Partito Socialista Italiano, che in città aveva una delle sue più storiche roccaforti (con quasi il 30% dei voti a fine degli anni Ottanta). Da questa esperienza era stato uno dei più efficaci e fidati assessori di Luca Del Gobbo nei primi anni del 2000, quando il centrodestra cambiò effettivamente volto alla città. Subentrò ad Alessandro Colucci nel 2005, quando l’enfant prodige spiccò il volo per Regione Lombardia.

Giovanni, in quelle giunte, affiancava idealmente il non ancora 40enne Luca Del Gobbo (sindaco dal 2002) mettendo a disposizione l’esperienza di chi, come lui e Tino Viglio (quasi coetaneo), aveva vissuto nella Prima Repubblica.

Fu eletto consigliere di opposizione nel 2012, durante la giunta Invernizzi, sedendo tra i banchi di minoranza. Dove, nel 2013, fu colpito da un malore cardiaco durante un Consiglio comunale. Si era impegnato per anni sul versante dei trasporti pubblici, difendendo coi denti Ats, che di fatto aveva preso in eredità la storia di Atinom. Frutto dell’idealità di un tempo, ormai sepolta (purtroppo).

Quella sera fu salvato da medici e sanitari, cominciando da allora una riabilitazione che lo portava spesso a camminare lungo il Naviglio, tra Robecco e Magenta, dove molto spesso lo si vedeva sorridente e cordiale. Come sempre. Nel suo commiato da consigliere comunale, risalente al 2016, Giovanni Lami aveva colto nella sua essenza la condizione attuale della politica cittadina e soprattutto del centrodestra. Parole che, lette oggi, semrano profetiche.

Ticino Notizie rivolge le più sentite condoglianze alla moglie, all’amico Alessandro e al nipote Aldo e a tutti i suoi familiari. Appena possibile renderemo noti giorno e ora delle esequie funebri.

A buon rivederci, Giovanni. 

Nella vita ci sono dei momenti in cui un uomo è chiamato a fare delle scelte, più o meno importanti, ma comunque delle scelte. Si fa una valutazione generale della situazione che ti circonda, si ragiona su di essa e si decide come procedere. E’ quello che, nei giorni scorsi ho fatto riguardo il mio impegno politico, che si protrae da diversi anni, come assessore prima e come consigliere comunale poi.

Ho sempre lavorato con grande impegno e passione per il bene di Magenta, anteponendo immancabilmente l’interesse della mia città alle mie ambizioni personali. Per me tutto quello che è sempre contato, l’obiettivo da perseguire a ogni costo, è stato il bene comune.

Sono da tempo convinto che un centrodestra unito, animato da spirito collaborativo e con la volontà di “fare squadra” abbia certamente la possibilità di vincere le prossime elezioni. Con questa convinzione ho partecipato fin dal primo momento e con grande entusiasmo, insieme ai rappresentanti di altri partiti di centrodestra, ai tavoli di lavoro al fine di costruire uno spirito comune e un nuovo progetto per la Magenta del futuro.

Mi sto però rendendo conto che questo spirito comune è ancora molto lontano da raggiungere e anzi forse si allontana ogni giorno di più.

Evidentemente, al centrodestra, le esperienze del passato non hanno insegnato niente.

La mia sensazione è che, per il momento, a prevalere siano i personalismi e l’arrivismo che poi contribuiscono ad alimentare inutili conflitti interni.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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