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Magenta, gli islamici chiedono uno spazio al cimitero per la sepoltura dei loro cari

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MAGENTA –  I fedeli di religione musulmana sono, ormai, numerosi, nel Magentino. Tra i problemi che stanno incontrando non c’è soltanto quello di trovare uno spazio per la preghiera in accordo con le amministrazioni competenti. Ma anche quello di dare degna sepoltura ai propri cari defunti. Solo negli ultimi giorni sono morti tre appartenenti alla comunità islamica che vivevano nel territorio e, in tutti i casi, i parenti hanno dovuto rimpatriare la salma. I costi vengono sostenuti da tutta la comunità secondo il consueto spirito di solidarietà che li caratterizza, ma esistono altri problemi che vanno oltre l’aspetto strettamente economico.

“C’è chi viveva in Italia da tantissimi anni e, nel paese di origine, non ha nessuno – spiega Ayub Akhter dell’associazione islamica Abu Bakar – che senso ha strapparli all’affetto dei propri cari? Per non parlare della burocrazia e dei tempi di attesa per il rimpatrio”. E così lo scorso 13 febbraio l’associazione Moschea Abu Bakar di Magenta ha protocollato presso il comune di Magenta un’istanza per ottenere la concessione, all’interno del cimitero comunale, di un’area destinata alla sepoltura dei defunti di religione musulmana. “Per noi è fondamentale poter disporre di una zona dove poter seppellire i nostri cari, seguendo il nostro rituale – si legge nell’istanza – fermo restando il rispetto delle norme tecniche e igienico sanitarie in tema di cimiteri e spazi di sepoltura”. L’associazione Abu Bakar ha protocollato, presso il comune di Magenta, altre due istanze. Una per garantire ai fedeli musulmani la preghiera del venerdì e, a tal proposito, riguarda un luogo che possa ospitare un numero che va dalle 100 alle 300 persone in via temporanea, e l’altra per l’assegnazione di un’area da adibire a luogo di culto. Il Comune di Magenta ha risposto all’associazione Abu Bakar informando che è stato avviato un regolare procedimento amministrativo che dovrà concludersi entro trenta giorni dalla data di ricezione dell’istanza.

Contro tali richieste il Comune di Magenta si è attivato affidando all’avvocato Lorenzo Tamos il servizio di supporto giuridico legale per un importo preventivo di 1.900 euro. Trattasi di un affidamento diretto del servizio affidato allo stesso legale che ha difeso il comune di Magenta dal ricorso al Tar che l’associazione Moschea Abu Bakar ha presentato l’anno scorso per contestare il diniego dell’Amministrazione alla concessione di uno spazio per la festività del Sacrificio islamico. Ricorso che l’associazione vinse, tanto che venne poi assegnato lo spazio ex fiera di via Crivelli per la festività. “Altri soldi vengono spesi e buttati dal comune di Magenta”, ha detto Munib, dell’associazione Abu Bakar.

 

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