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Magenta: Germano, Rosa e Nicoletta Cattaneo, quando la cultura in provincia non è provinciale

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MAGENTA –  “Galleria Magenta è una galleria non convenzionale.  E’ una realtà che fa dell’arte servizi di valore. 

Con la sua indole versatile, capace di dialogare con interlocutori diversi, dal Privato all’Azienda, offre una progettualità creativa alle loro aspirazioni.

La Galleria nasce a Magenta nel 1979 proponendo opere d’arte moderna e contemporanea del panorama italiano e internazionale.

Alle porte di Milano rinnova nel tempo un contesto culturale e commerciale interattivo che richiama la sensibilità del pubblico, degli artisti e della critica.

In quasi quarant’anni di attività, matura esperienze e competenze che la qualificano anche come impresa d’arte”.

La differenza è tutta qui, tra la cultura in provincia e la cultura provinciale.

La seconda è una sorta di ricalco stinto, spesso una macchietta, il tentativo di riproporre in sedicesimi quanto avviene solitamente nelle metropoli.

Fare cultura in provincia, invece, significa fare ESATTAMENTE quello che da 40 anni fanno Germano, Rosa e Nicoletta Cattaneo, ossia gli ideatori della Galleria Magenta, che da via Roma lancia ogni giorno una sfida nuova e diversa per porre l’arte al centro del vivere civile.

Cultura e rapporto col territorio, cultura e spazio: è così che, mostra dopo mostra, iniziativa dopo iniziativa, i Cattaneo sono diventati una sorta di paradigma.

Una cultura allargata ha uno spazio maggiore se riesce a costruire un collegamento solido  tra cultura e spazio;  la cultura è del resto legata nella sua formazione ad uno spazio ben preciso e delimitato. La cultura grande ha bisogno di organizzazioni comunicative maggiori per cui c’è la costruzione delle strade che a livello simbolico sono una sorta di interazione. La parola che unifica questo aspetto materiale di costruire le strade e allargare il proprio potere è un percorso, un tratto comune, una linea utilizzata per il percorso per cui c’è sempre un aspetto materiale, concettuale e simbolico in tutte le cose.

E il simbolo della Galleria, in tutti questi anni, è stata l’innovazione coniugata alla capacità di adeguare i linguaggi e i modi del ‘fare’ arte e del ‘produrre’ cultura.

Per Magenta, ma anche per tutto l’est Ticino, un esempio luminoso e del tutto unico. Da imitare, in ogni campo. Magari favorendo l’interazione tra attività commerciali e arte. Ci sono già diversi esempi simili, in molte parti d’Italia.

E i Cattaneo, dal canto loro, non aspetterebbero altro.

Del resto la cultura, come disse il grande Giovanni Reale, è il tempo dell’Eterno.

Fab. Pro.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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