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Magenta, Gelli: “Cari Munib e caro avvocato Bauccio, rispondete a queste domande”

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MAGENTA Ci sono alcune cose che non tornano all’assessore alla Sicurezza e vice sindaco di Magenta. In particolare ci sono alcune domande che sono rimaste senza risposta e sulle quali vorrebbe chiarezza. Dopo la conferenza stampa di mercoledì sera Gelli vorrebbe che, finalmente Munib Ashfaq e anche l’avvocato Luca Bauccio le riprendessero.

“Personalmente non avrei risposto come ha risposto Franco Palmieri – ha detto – il rischio strumentalizzazione è evidente. Ma, allo stesso tempo, chiedo al signor Munib e al loro legale se non vi fossero gli stremi di una denuncia per istigazione all’odio razziale nel 2008. Quando, durante una conferenza stampa, un rappresentante della comunità islamica in via Oberdan tracciò due righe rosse sulla mia foto sul settimanale Città Oggi”.

E poi ci sono altre domande per le quali Gelli vorrebbe una risposta. “Come si pone la comunità musulmana in merito all’omosessualità? Personalmente non ho assolutamente nulla da dire, ma mi piacerebbe avere un’opinione dal signor Munib in merito a questo tema. E sulle donne? Si è tenuto all’Ideal un pranzo con donne pakistane che cucinavano, ma che poi non hanno partecipato al pranzo stesso. Come mai? Si parla tanto di razzismo e di odio, ma poi su questi temi noto che c’è il silenzio assoluto. E cosa mi dite delle 220 persone che in Pakistan sono nel braccio della morte per sospetta blasfemia?”.

Inoltre c’è una cosa che infastidisce l’assessore alla sicurezza. Ovvero che la conferenza stampa sul tema della querela rivolta ad un cittadino abbia visto la presenza di manifesti elettorali de La Nuova Italia. “Forse tutto questo per dare maggiore enfasi al partito – commenta Gelli – partire da una denuncia sicuramente fa da cassa di risonanza e attira molto di più l’attenzione”.

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