― pubblicità ―

Dall'archivio:

Magenta, Fratelli d’Italia dice NO al parcheggio del Fornaroli a pagamento. ‘Il cittadino non è un Bancomat’

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Riceviamo e pubblichiamo da Fratelli d’Italia Magenta

 

MAGENTA – Da lunedì 24 Ottobre è diventato operativo SaM, il nuovo sistema di gestione della Sosta a Magenta: un complesso di parcheggi e aree di sosta a pagamento tutte situate nei pressi del centro, fatta eccezione per quello che si trova davanti all’ospedale Fornaroli. Tante di queste “strisce blu” esistevano già, ma un cambiamento significativo è stato fatto: ovviamente parliamo del parcheggio multipiano di via De Gasperi, prima gratuito e ora non più. Chiunque abbia provato a lasciarvi la propria auto in questi anni sa benissimo quanto fosse probabile trovare 0 e luce rossa sul tabellone all’entrata; ebbene da quel “citato” lunedì quella luce rossa non è più apparsa, e quel triste 0 è diventato un numero a tre cifre. Sinceramente, noi di Fratelli d’Italia-AN non comprendiamo l’utilità di una simile modifica. In questi tempi di crisi soprattutto, potrebbe essere controproducente: nessuno parcheggia più nel multipiano, il che significa che nessuno vuole pagare la sosta (e questo già basterebbe per capire cosa ne pensa la cittadinanza della novità). Se ci aggiungiamo che, come detto prima, quasi tutte le aree SaM si trovano nei pressi del centro, compresi quelli più vicini alla stazione, la domanda sorge spontanea: “Dove parcheggeremo, per raggiungere le vie principali di Magenta?” La risposta più plausibile è la Piazza Mercato, ad eccezione del lunedì mattina chiaramente, che comunque non è proprio dietro l’angolo se ci si muove a piedi, e in più per raggiungere la via Roma o la Basilica bisogna attraversare via Santa Crescenzia, strada a scarsa visibilità ma percorsa da molti a velocità elevata.

 

Per evitare questi problemi tanti decideranno di non andare più in centro a Magenta, riducendo di conseguenza gli affari delle attività lì presenti. Qualcuno potrebbe obbiettare che invece le “strisce blu” agevolano la ricerca di un posto auto e quindi aumentano il flusso di persone che transitano. Tutto vero, peccato che SaM preveda la possibilità di acquistare un abbonamento (mensile, semestrale o annuale) conveniente in rapporto alle tariffe orarie, ma sicuramente non in senso assoluto. Questo significa che chi si convincesse a comprarlo si ritroverebbe a spendere circa 50€ mensili, se residente a Magenta, per poter parcheggiare quando e dove voglia; di conseguenza chi a Magenta ci lavora continuerà a lasciare la macchina parcheggiata tutto il giorno, come faceva prima, con l’unica differenza dei 50€ in meno. Ancora peggio andrà a coloro che in città si recano solo per prendere il treno. Per i non residenti, infatti, l’abbonamento mensile è di 86€; si vedranno in pratica più che raddoppiate le spese per il solo recarsi al lavoro (un abbonamento mensile del treno per Milano costa circa 65€). Detto tutto questo, un discorso a parte merita il parcheggio dell’ospedale, mantenuto a pagamento nella doppia formula con parcometro e con sbarra automatica.
Già in passato noi di FdI – AN Magenta ci siamo attivati per chiedere che fosse reso gratuito perché crediamo che far pagare il parcheggio a chi sta soffrendo, in quanto appunto diretto in ospedale (non esattamente il posto più allegro della città), sia una mancanza di empatia e rispetto verso chi si trovi in situazione di disagio.
 Ribadiamo la nostra contrarietà al progetto, sostenendo che IL CITTADINO NON E’ UN BANCOMAT, e che la giunta dovrebbe trovare modi alternativi per far quadrare i conti.

Fratelli d’Italia- Magenta

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi