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Elezioni, Fratelli d’Italia. Altro che lista debole ! Ciclone Maltagliati fa il pienone con la Dossi al Sivas Magenta

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Azzeccato aperitivo elettorale, organizzato con la regia di Lorenzo Garagiola, che seppur non candidato lavora pancia a terra per il partito e in caso di vittoria, un posto in Giunta potrebbe anche prenderselo.
Presenti tutti i big del partito, a partire dal Senatore Mario Mantovani, con l’ex Sindaco Christian Garavaglia che punta alle Regionali 2023 e l’attuale Sindaco Fabrizio Allevi. Con loro Luca Del Gobbo.

MAGENTA – In questi giorni si è parlato e scritto di una lista magentina di Fratelli d’Italia non particolarmente forte. Ma a giudicare dalla presenza massiccia e dall’entusiasmo che si respirava all’aperitivo elettorale organizzato mercoledì sera al bar della Galleria Giardini di via 4 Giugno, verrebbe da pensare ad una fake news o a voci fatte circolare apposta. 

Sta di fatto che oltre cinquanta amici e simpatizzanti si sono ritrovati per un momento che evidentemente era privato, ma che voleva essere un’occasione di ascolto e sostegno al ticket Marco Maltagliati e Antonella Dossi. 

Maltagliati già candidato a Cuggiono di cui è stato fino all’altro giorno Consigliere comunale di minoranza, ora torna nella sua Magenta e lo fa con la voglia di fare tipica dei giovani, ma anche l’esperienza di chi ha già frequentato e annusato la politica amministrativa.

Con lui Antonella Dossi, una donna passionale ma anche assai esperta. Che era già scesa in campo accanto a Luca Del Gobbo e, dunque, non alla prima esperienza politica. 

La scelta ‘testa e cuore’ che campeggiava sul loro manifesto all’ingresso della Sala, ben sintetizza l’obiettivo che sta dietro a questa scelta. Sostenuta in primis dal Senatore Mario Mantovani.

Il politico arconatese, ormai leader indiscusso a livello territoriale e non solo di Fratelli d’Italia e noto per le grandi capacità organizzative in ambito politico, si è speso in prima persona per la coppia ben assortiva ‘Maltagliati Dossi’.

Un segnale d’attenzione importante. Così come il prossimo appuntamento in agenda con FDI Magenta in programma per domenica 5 giugno alla sera al ristorante Bellaria di Pontevecchio.

Accanto a Mantovani a Magenta, oltre al sempre presente coordinatore di zona Umberto Maerna, c’erano Garavaglia di Turbigo e l’attuale primo cittadino Allevi. Oltre a Lorenzo Garagiola. Il commercialista magentino, classe 84, coordinatore del partito in questo travagliato lustro della Giunta Calati, per queste elezioni non è sceso direttamente in campo.  Anche se attraverso un post sulla sua pagina FB ha spiegato molto bene che impegnarsi per il partito non significa necessariamente candidarsi. Dunque, Garagiola c’è e lo si è visto mercoledì. Ci sta mettendo la faccia in altri modi. 

Perché di gente anche non direttamente collegata al partito – ossia i classici pasdaran – ma che stimano e hanno rapporti d’amicizia con Garagiola e che soprattutto possono fare opinione in città – c’erano diversi liberi professionisti tra cui avvocati molto noti che per ragioni di riservatezza preferiamo non citare – ce n’era assai. Insomma, un bel colpo anche agli occhi di Mantovani. Il rapporto di vicinanza tra Garagiola e il Senatore di FDI in questi mesi è cresciuto in modo esponenziale. Così come la stima. Ma adesso viene il bello. 

Indubbiamente il test di queste elezioni può rappresentare un passaggio significativo per le future aspirazioni politiche dello stesso Garagiola.

Se come si pensa, il ticket Maltagliati Dossi, funzionerà a dovere, allora, anche per Garagiola (che nel 2017 prese 108 preferenze oltre ad almeno una ventina di schede invalidate) sarà una vittoria importante.

Non ultima, la presenza di Luca Del Gobbo è lì a dimostrare che le ormai vecchie “differenti vedute” all’interno del defunto PDL tra l’attuale Consigliere regionale di NOI con l’Italia e l’allora Coordinatore regionale del partito sono cose morte e sepolte.

D’altra parte, Del Gobbo sa benissimo che è essenziale che FDI a Magenta faccia un bel risultato.

 

 

Indubbiamente il fatto di avere in campo Mario Mantovani, per lui è quasi una garanzia di successo. Se questo innesco virtuoso funzionerà a dovere, va da sé che anche Garagiola potrebbe essere uno dei papabili per un posto nella nuova Giunta. 

Chiaramente un passo alla volta. Prima occorre vincere. E come si augura Del Gobbo già al primo turno. Quindi, la squadra di Giunta. Che piaccia o meno, dovrà dare un chiaro segnale di discontinuità coi questi ultimi 5 anni pessimi di amministrazione Calati. E allora considerato che Fratelli d’Italia, viste anche le percentuali nazionali, quanto meno un posto nell’esecutivo cittadino se lo dovrà e potrà ritagliare (ma sarebbe il minimo sindacale), ecco che si ritorna a Garagiola.

Le ragioni sono presto dette: è giovane (38 anni a settembre), competente, è un libero professionista che non vive di politica e di prebende ad esse collegate, rappresenterebbe un taglio netto col passato.

Perché se è pur vero che Del Gobbo ha dovuto rispolverare grande parte degli uomini che lo hanno aiutato e affiancato nell’esperienza 2002-2012 – perchè i voti contano eccome –  è anche vero che riproporre vent’anni dopo personaggi politici, seppur rispettabili ma che sono in giro dai tempi della Prima Repubblica, non sarebbe granché a livello d’immagine, specie, quanto a freschezza e novità.

Caratteristiche di cui il centrodestra magentino, accanto alla competenza e alla professionalità – in politica non servono certo gli improvvisati  e ogni riferimento all’ultimo quinquennio non è puramente casuale – ha bisogno come l’aria.

 

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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