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Magenta: Franco Palmieri denunciato dagli islamici per minacce e istigazione all’odio religioso tramite facebook

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MAGENTA Sarà un Giudice a decidere se Franco Palmieri ha commesso un reato. I musulmani di Magenta, per voce di Munib Ashfaq e tramite il loro legale avvocato Luca Bauccio, hanno presentato denuncia alla Procura della Repubblica per il reato di istigazione all’odio religioso a mezzo facebook e minacce, sempre a mezzo facebook. La frase incriminata è stata postata da Palmieri, magentino e conosciuto in città e già candidato alle ultime elezioni come consigliere comunale per la Lega Nord, a commento di un post della pagina di Giovanni Marradi. La frase di Palmieri recita: “Devo contare le scatole di cartucce che ho in cassaforte, se non bastano dovrò ordinarle”.

Commento postato a un pensiero di Marradi che, lo scorso 23 giugno, scriveva: “Magenta dopo le prossime elezioni comunali, secondo il sondaggio di una testata locale…”, piazzandoci come foto un mega assembramento di islamici che riempivano la strada di una grande città. Commento ironico di Marradi, che come tutti sappiamo svolge la professione di avvocato, che si può condividere o meno, ma non assolutamente da condannare in risposta ad un sondaggio (che non ha alcun valore scientifico) di CAM sul futuro sindaco di Magenta. Sondaggio vinto da Munib Ashfaq. Da condannare, secondo gli islamici di Magenta, è il commento di Franco Palmieri.

“E’ una frase di gravità assoluta – commenta l’avvocato Bauccio – La sola colpa degli islamici è quella di essere di religione musulmana e di fare politica per il bene di Magenta. Ebbene, secondo alcune persone questa colpa la si deve pagare con la morte”. Il legale, che in quella frase di Palmieri vede una minaccia di morte bella e buona, si appella ad una ragione giuridica poiché la legge non punisce soltanto chi materialmente colpisce con violenza l’avversario, ma anche chi diffonde idee fondate sull’oidio razziale, religioso, etnico.

Munib aggiunge: “Ho avuto paura per quella frase. E’ bastato un piccolo sondaggio che mi ha visto vincitore con 324 voti per scatenare la rabbia e l’odio di alcune persone. Se è solo per questo torno a ripetere, per l’ennesima volta, che La Nuova Italia non è un partito islamico. Siamo un gruppo di persone, di nazionalità e religioni diverse, che vogliono lavorare per il bene dell’Italia. Italia che considero anche il mio paese”. Dall’avvocato e da Munib si attende anche una replica da parte del vice sindaco Simone Gelli, in quanto assessore alla Sicurezza. A breve pubblicheremo la replica di Franco Palmieri.

 

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