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Magenta, Francesco Bigogno scatenato contro il Green Pass: “Candidati Sindaci e Consiglieri dicano pubblicamente se sono favorevoli o contrari a uno strumento anticostituzionale”

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MAGENTA “Il Green Pass? È uno strumento abominevole, anticostituzionale, liberticida, che sta mettendo in ginocchio l’economia”. È un fiume in piena Francesco Bigogno e sul Green Pass non arretra di un centimetro rispetto a quelle che sono sempre state le sue posizioni. “

Va abolito e subito”, ha detto. Aggiungendo: “Chiedo ai candidati alla carica di Sindaco di Magenta e agli aspiranti consiglieri comunali di dire pubblicamente se sono favorevoli o contrari al green pass. Di dirlo prima delle elezioni e non dopo, quando sono stati eletti”. E inoltre auspica che tutti i comuni d’Italia votino una mozione per abolirlo, inviandola ai presidenti di Regione, al Presidente del Consiglio e al Presidente della Repubblica.

 

Bigogno è contrario alla certificazione verde al punto da avere annullato i tradizionali concerti pre natalizi che ogni anno teneva con l’associazione Cuori Grandi per raccogliere fondi da inviare alla missione di Maristella in Togo.

“Finché ci sarà quello strumento non farò nulla – ha sempre detto – non chiederò mai nessuna certificazione per entrare ad uno spettacolo”. Bigogno considera indegno di un paese imporre l’esibizione del Green Pass. “Lo hanno voluto per distruggere le piccole e medie imprese – sostiene – E’ logico che io, senza nulla, possa entrare in un grande supermercato e non nel piccolo negozio? Questo vuol dire avvantaggiare gli ipermercati e il commercio on line. Ma lo sanno che ci sono piccole imprese che chiudono? Ma lo sanno che ci sono famiglie che non riescono più a tirare avanti?”. Per non parlare dell’aspetto umano. Perché Bigogno è convinto di una cosa: “Il Green Pass abitua a discriminare. Anzi, insegna a discriminare e ad odiare. A ghettizzare coloro che non la pensano come te. In parole povere è la porta del razzismo”.

Si dice deluso e amareggiato dalla piega che sta prendendo una situazione partita ormai due anni fa: “Come si fa ad accettare che un Governo faccia decreti che fanno il male di una popolazione? – si chiede – come si può impedire ai ragazzi di andare a giocare a pallone o di praticare uno sport? Siamo allo sfacelo, all’insabbiamento della vita sociale. Non ultimo si impedirà alla gente di lavorare. Ma ci rendiamo conto di quello che sta succedendo? Sono state violate e calpestate le più elementari regole della democrazia e della libertà. Come può una parte della popolazione accettare che vi sia un’altra parte che sta vivendo in condizioni di indigenza? Ricordiamoci che un soldato che ha ricevuto l’ordine di uccidere un innocente, non può trincerarsi dietro la giustificazione di avere ricevuto un ordine. Egli è un assassino”.

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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