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Dall'archivio:

Magenta, famiglie senza luce e gas, parla l’amministratore: “I fornitori non ti danno respiro. Troviamo dei correttivi o sarà il dramma”

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MAGENTA “Dopo 24 anni di lavoro nel settore mai avrei pensato di trovarmi di fronte ad un momento simile”. A parlare è l’amministratore di alcuni dei condomini di Magenta che si sono visti subire il distacco delle utenze nei giorni scorsi. Alcuni inadempienti, altri la loro quota l’avevano pagata regolarmente come avevamo scritto. Ma il distacco l’hanno subito anche loro e, naturalmente, sono i più arrabbiati. L’amministratore coinvolto sta lui stesso vivendo un periodo drammatico e lo abbiamo ascoltato raccogliendo tutte le sue paure e le sue perplessità sul periodo che tutti stiamo vivendo.
“Un problema che, per quel che riguarda la mia attività, non ha soluzioni – commenta – Al punto che sto pensando di ridimensionare lo studio e chiudere”. C’è chi lo accusa, ma lui si difende e parla di un sistema che va rivisto perché rischia di esplodere. Al momento non ci sono state perquisizioni nel suo studio e nessun provvedimento. Lo diciamo a scanso di equivoci perché, come sempre succede in casi come questo, le voci si rincorrono, si moltiplicano e rischiano di diventare incontrollabili. Ci sono dei bilanci da rivedere, bei buchi da ripianare e dei soldi da trovare e che forse non si troveranno mai.

Ma tutto si può sistemare e il lavoro per farlo è già ben avviato. L’importante, in questi casi, è non lasciarsi vincere dalla tensione e mantenere la calma. L’amministratore fa una riflessione di carattere generale sullo stato di vita di molte famiglie in questo periodo. Gli aumenti del gas e dell’energia elettrica stanno condizionando notevolmente la vita delle persone. “Se non si trovano correttivi al caro energia sarà un dramma, perché le forniture che verranno sospese saranno sempre di più”, commenta.

Ma qual è il problema principale? “Prima degli aumenti i condomini si amministravano facilmente – aggiunge – Oggi i fornitori non ti lasciano respiro. Se la fattura è in scadenza devi pagare, altrimenti il servizio verrà sospeso”. E così l’amministratore, prima di percepire il suo compenso deve avere pagato le bollette. Ma c’è un problema. Se le famiglie sono in difficoltà l’ultima cosa che pagheranno saranno le spese condominiali. E, per forza di cose, l’amministratore.

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