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Magenta, ex Naj Oleari: il degrado regna sovrano, fino a quando?

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Avrebbe dovuto sorgere un elegante complesso residenziale  con quasi cento posti auto a servizio del quartiere e invece….

MAGENTA – Era da poco iniziato il secondo mandato dell’Amministrazione di Luca Del Gobbo quando fu dato il via libera dal Consiglio comunale al di recupero Piano Naj Oleari. Un intervento importante per la città, che accanto al Parco della Battaglia e alla relativa piazza, avrebbe dovuto portare con sé la nascita di un nuovo quartiere residenziale con 96 posti auto a servizio della via Novara e di tutta la zona circostante.  Poi, purtroppo, sappiamo tutti come  è andata…

Le lungaggini burocratiche per piazza Unità d’Italia che hanno “impegnato” buona parte del mandato di Marco Invernizzi e poi… il nulla. Già, perchè complice la crisi economica e, conseguentemente, la crisi del mattone, la riqualificazione dell’area destinata a residenziale è rimasta solo sulla carta. 

La proprietà, come è noto, è della famiglia Trifone. Che alla luce anche della difficoltà che negli ultimi mesi hanno investito la STF, pare proprio non avere tra le sue priorità l’intervento immobiliare. L’impasse regna sovrano da anni e con esso il relativo degrado.

Beninteso, la convenzione è pienamente vigente, quindi, il proprietario può esercitare come crede il proprio diritto, tuttavia – è questa la richiesta dei pochi commercianti che ‘resistono’ eroicamente lungo la via Novara – sarebbe il caso che l’Amministrazione Calati prendesse a cuore la questione cercando di mettere in campo, pur nel rispetto della legge, le relative contromisure.  Quanto meno per la parte di pubblica utilità che prevedeva il piano iniziale.  “Se l’intervento residenziale non s’intende più fare perché sono cambiate le condizioni e quindi, si tratta di un investimento troppo impattante – argomentano i negozianti della strada – almeno, che l’Amministrazione intervenga e ripristini temporaneamente questo spazio per farne un parcheggio. In caso contrario, chiuderanno anche le ultime attività commerciali”.

Una richiesta di buon senso, per cercare di uscire da uno stallo che francamente dura da troppi anni.  Dentro all’ex Naj Oleari, inoltre, c’è davvero di tutto, si tratta di un’autentica selva oscura e specie nelle ore serali diventa un problema anche a livello sicurezza per i residenti della zona, oltre che per i passanti.

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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