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Magenta: Enel non procede all’allaccio della corrente e nelle case nuove di via Foppa si vive come in campeggio (VIDEO)

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MAGENTA –  Manca l’allacciamento alla corrente e così una trentina di persone vivono nelle loro abitazioni nuove di zecca, di classe energetica A, come se fossero in campeggio. Un disagio enorme perché senza corrente ci si può arrangiare per qualche giorno, ma non di più. Siamo in via Foppa, nella frazione di Pontevecchio a Magenta, una zona in piena campagna. A pochi metri il Naviglio Grande e la sede del Parco del Ticino, poco distante si intravede il campanile della chiesa.

Silvia Gomaraschi con la sua famiglia ha provato in tutti i modi a contattare Enel, ma senza successo: “Ci troviamo in grande difficoltà – sostiene – perché la casa funziona completamente ad energia elettrica. Oggi, per poter sopravvivere, ci siamo allacciati alla corrente del cantiere, ma non è certo sufficiente. Cuciniamo con il fornello da campeggio e ci hanno messo un boiler temporaneo per poter fare la doccia. Oggi, per fare un esempio, se la mia vicina di casa ha la lavatrice accesa, i miei faretti si abbassano e quando entreranno gli altri residenti dovremo fare i turni per poter usare quel poco di corrente disponibile e, magari, usare le candele”.

I vicini hanno difficoltà ancora peggiori. Una persona anziana e perfino una sotto ossigeno. “La cosa che più ci preoccupa è che non si intravede all’orizzonte nessuna possibilità di arrivare ad una soluzione – aggiunge – E, con il prossimo inverno, il rischio è che rimarremo senza riscaldamento”. Ma cos’è accaduto per arrivare ad un problema del genere? Andrea Moro, il costruttore degli immobili, spiega che, nel mese di febbraio 2021 hanno chiesto ad Enel l’allacciamento collettivo per le unità immobiliari realizzate a Pontevecchio. “Abbiamo regolarmente eseguito tutta la procedura – assicura – Quando abbiamo chiesto ad Enel a che punto fossero ci è stato riferito che erano in attesa dell’autorizzazione paesaggistica da parte del Comune. Il tempo però è trascorso e scopriamo che era Enel a non sollecitare la propria impresa ad avviare i lavori. Infatti tutte le autorizzazioni erano state attivate”.

 

Una questione che ha dell’incredibile e che, come ha detto Silvia, rischia di non trovare soluzione nei prossimi giorni. Parlare con i vertici di Enel è pressoché impossibile, telefonare non si arriva a nulla. L’unica cosa da fare sembra essere quella di sperare. “L’autorizzazione paesaggistica dal Comune è stata rilasciata nel mese di marzo di quest’anno – sostiene Emiliano Raimondi, direttore lavori – ed Enel continuava a sostenere di non averle ancora ottenute”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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