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Magenta elezioni/1, Razzano: ‘Il nostro avversario è il centrodestra, su cui credo convergerà Silvia Minardi’

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A margine della conferenza stampa di ieri, il vicesindaco e leader del Pd fa un esame della situazione a meno di 40 giorni dal voto

 

MAGENTA – S’è cavato un bel sasso dalle scarpe, Paolo Razzano. Per alcuni giorni, è parso che la stabilità del governo Invernizzi e della coalizione che si presenterà alle Comunali dell’11 giugno scricchiolasse. Tumulti che due o tre mesi fa avrebbero fatto molto meno rumore, ma che a poco più di 30 giorni dal voto hanno scosso (e non poco) il panorama politico locale.

E ieri, a margine della conferenza stampa sull’accordo raggiunto con Marzia Bastianello e Sergio Prato (che correranno da indipendenti nella lista del Pd), il vicesindaco e leader dei Dem magentini ha esaminato la situazione.

“Al di là delle polemiche, naturali considerato il periodo, credo che la lista del Pd  che presenteremo ai magentini sia più forte di quella che presentammo nel 2012. Forza che , unita alla civica che sostiene Marco Invernizzi e agli innesti di Marzia e Sergio, ci vede partire convinti di poter ripetere l’eclatante vittoria di cinque anni fa”.

Ma cosa pensa, il neo eletto componente all’Assemblea Nazionale del Pd come portabandiera dei renziani nel Magentino Abbiatense Castanese, della proposta lanciata dal direttore del Foglio Claudio Cerasa di tornare a un Pd a vocazione maggioritaria, senza guardare eccessivamente all’ansia da alleanze elettorali? “E’ un tema importante, per certi versi ineludibile. Tuttavia penso che nei Comuni e nelle città la vocazione maggioritaria del Pd si esprima aggregando, allargando il perimetro, avvicinando ed includendo, non il contrario. Basti pensare all’esperienza di Beppe Sala a Milano. Per Magenta stiamo lavorando a qualcosa di simile: un partito e una coalizione nella quale possano riconoscersi più persone e mondi possibili”.

E chi teme, Paolo Razzano, in vista dell’11 giugno? “E’ chiaro che un centrodestra che si presenta compatto, a Magenta, è un avversario temibile. Quindi appare chiaro che il nostro principale avversario è Chiara Calati, su cui ritengo possano al secondo turno convergere i voti di Silvia Minardi e Progetto Magenta. Il paradosso della sua lista è esattamente questo: la Minardi è una ex esponente del Pd a cui Luca Del Gobbo e il centrodestra guarderanno con attenzione, per cercare di ottenerne l’appoggio al ballottaggio. Del resto la Minardi sa benissimo che non le riuscirà di arrivare oltre il primo turno”.

Una disamina ‘condita’ da una curiosità: ‘Quando  nel 2007 ci fu l’elezione del segretario magentino del Pd, e i candidati erano Silvia Minardi ed il sottoscritto, Invernizzi votò la Minardi..’

Curiosa, la politica..

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